Home Cosvig Nasce a Montelupo la scuola a impatto zero

Nasce a Montelupo la scuola a impatto zero

557
0
CONDIVIDI
Il futuro adesso: Tutta in legno, calore dal terreno, energia dal sole, piste ciclabili fino alle case degli alunni

Fonte: La Repubblica – Firenze

Autore: Laura Montanari

FORME pulite ed eleganti, molto legno, grandi vetrate, pochi mattoni. Nessun camino, niente fumi, né inquinamento. E’ la eco-scuola, la nuova primaria (o elementare, se preferite) di Montelupo Fiorentino che sarà inaugurata il 7 settembre dal ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Le pareti colorate, dal giallo al prugna, la luce dei neon che si modula a seconda degli ambienti per non sprecare energia. «Tutto è costruito a partire dal rispetto per l’ambiente » spiega il sindaco Rossana Mori, una scelta che è un segnale politico preciso, più che una strada, un sentiero. Le aule sono esposte per nord, i laboratori a sud, «il riscaldamento arriva attraverso le ventisei sonde geotermiche che abbiamo interrato fra il parcheggio e il giardino » dice l’assessore alla pubblica istruzione Luca Rovai.
Le sonde prendono il calore dalla terra e lo fanno viaggiare verso la superficie: da lì viene convogliato e distribuito attraverso i pannelli radianti sotto i pavimenti. Quando anche il secondo lotto di questo edificio scolastico che ospita adesso undici classi (le prime e le seconde dell’istituto comprensivo) sarà ultimato si conteranno venticinque aule e la scuola sarà energicamente autosufficiente. Dal materiali isolanti per non sprecare calore alla circolazione dell’aria, ai vetri con intercapedini saturate ad argon, un gas inerte che riduce la trasmissione di calore, «tutto il progetto è mirato a tagliare i consumi» sostiene l’ingegner Andrea Buzzetti dell’ufficio tecnico del Comune e oramai esperto di ecoedilizia. 5,2 milioni di investimento, non poco per un piccolo Comune, un anno e mezzo di lavori, ma soprattutto la convinzione che sia quella la strada da percorrere (scelte analoghe sono state fatte per esempio sulle nuove case popolari).
«Ci farebbe piacerebbe intitolare questa scuola a Margherita Hack – riprende il sindaco perché era una donna che sapeva guardare l’infinito del mondo e noi vorremmo che anche i nostri ragazzi sentissero quel desiderio di ricerca, di esplorazione e di rispetto ambientale».
L’eco-scuola è circondata dal verde, infatti sorge sul parco urbano dell’Ambrogiana a cento metri dalle rive dell’Arno, sarà attrezzata con un giardino verticale (per rinfrescare alcune pareti) e con due tetti tappezzati del verde che si vede tra i binari del tram, oltre a un grande prato. «E’ un edificio innovativo – interviene l’assessore Rovai la struttura è stata realizzata prevalentemente in legno di abete, utilizzando pure le scaglie per i pannelli e le soffittature. E’ attrezzata poi con un sistema per recuperare le acque piovane e utilizzarle per i bagni, per l’irrigazione e per la riserva del sistema anti incendio». C’è naturalmente una mensa con un banco self service e con molti prodotti a chilometri zero (a cominciare per esempio dall’olio d’oliva). Quanto alle ditte che hanno partecipato ai lavori: «Il consorzio è di Prato – spiega Rossana Mori – ma alcune aziende che hanno preso parte alla costruzione della scuola sono di Montelupo». Quindi edilizia a chilometro zero.
«La scuola è stata realizzata in collaborazione con un gruppo di insegnanti, genitori, lavoratori Ata e gli stessi bambini, un percorso di condivisione voluto dalla Regione Toscana – spiega la dirigente dell’istituto comprensivo Gloria Bernardi -. Faremo anche un orto giardino, abbiamo già pronto un progetto ». Alla scuola si arriva attraverso le piste ciclabili che possono percorrere i bambini accompagnati dai genitori. Vedremo se i genitori sapranno percorrere una strada verde, eco compatibile.