La geotermia continua a inanellare primati, e quest’anno ha raggiunto un record. La Toscana chiuderà il 2013 piazzandosi al primo posto in Italia (almeno percentuali) per produzione di energia da questo tipo rinnovabile: «Grazie ai 33 impianti dislocati fra le province di Pisa, Grosseto e Siena – spiega l’ingegnere Massimo Montemaggi, responsabile geotermia di Enel Green Power – il 27% del fabbisogno elettrico arriverà dalle centrali geotermiche». A settembre Enel aveva reso pubblici i dati relativi al 2012, e già si era intravista la svolta: gli impianti toscani hanno prodotto 5.235 gigawattora, pari al consumo medio di 2 milioni di persone. Inoltre il vapore estratto dal sottosuolo viene utilizzato a fini termici. «Sono già 5 i Comuni interamente teleriscaldati e 250 mila i metri quadrati di serre, salumifici e caseifici che se ne servono per l’attività industriale». Eppure questa energia “pulita” da sempre innesca le polemiche di ambientalisti e cittadini.
Ce n’è in corso una sull’Amiata, dove sta per entrare in funzione un impianto (il sesto) da 40 Mw: «Siamo una nicchia di eccellenza in tutto il mondo – assicura Montemaggi – vengono a studiare la nostra tecnologia da Stati Uniti, Messico, Nuova Zelenda. Grazie agli adeguamenti abbiamo aumentato l’efficienza nelle vecchie centrali, e col nuovo centro sull’Amiata l’abbattimento delle emissioni sarà di oltre il 95%».
