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Un fondo europeo per le fonti rinnovabili e l’efficientamento energetico

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The president of the European Investment Bank (EIB), Philippe Maystadt, talks to the press 11 January 2007 during the signing agreement of the "Loan Guarantee Instrument for TENs Transport" (LGTT) with EU transport commissioner Jacques Barrot (not pictured) at EU headquarters in Brussels. AFP PHOTO / DOMINIQUE FAGET (Photo credit should read DOMINIQUE FAGET/AFP/Getty Images)
Finanziato da Commissione Europea, Bei, Cassa depositi e prestiti Deutsche bank, con 265 milioni di euro.

Fonte: Rinnovabili & Territorio

Autore: Redazione

Il Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica (European Energy Efficiency Fund-EEEF) del Programma Energetico Europeo per la Ripresa (European Energy Program for Recovery-EEPR) è lo strumento che sarà attivato a breve dalla Comunità europea con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di progetti in ambito di efficienza energetica ed energie rinnovabili negli Stati Membri, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Pacchetto Clima-Energia 20-20-20.

L’accesso al fondo sarà riservato a enti locali, utilities, Energy service companies (Esco), operatori di trasporto pubblico, associazioni di social housing operanti in tutta Europa e, quindi, anche su tutto il territorio nazionale.

Il fondo d’investimento interverrà sia nella fase di progettazione che in quella di attuazione dei progetti e sosterrà finanziariamente programmi nel campo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. All’efficienza energetica sarà destinato circa il 70% degli stanziamenti mentre il 20% sarà dedicato all’utilizzo delle energie rinnovabili e il 10% al trasporto pulito.

La previsione di crescita del fondo è di 800 milioni di euro, che sarà raggiunto grazie all’ingresso di investitori privati che si aggiungeranno agli iniziali 265 milioni di euro messi dai promotori.

Il fondo finanzierà direttamente i progetti d’investimento, ma potrà anche intervenire a supporto di istituti finanziari locali per la creazione di strumenti di credito a favore dei soggetti beneficiari.

Saranno finanziabili progetti d’investimento compresi in un range tra 5 milioni di euro e 25 milioni di euro, con finanziamenti che potranno avere durata fino a 15 anni.

«Ci aspettiamo che i finanziamenti si concentrino su investimenti di piccole dimensioni da parte di autorità locali ed ESCO -ha detto il presidente della BEI, Philippe Maystadt- completando così il largo spettro di finanziamenti forniti dalla BEI che comprende già strumenti per finanziare grandi investimenti in campo energetico».

I progetti che potranno essere ammessi al finanziamento riguardano l’installazione di impianti da fonti rinnovabili integrati in edifici pubblici e privati, o la realizzazione in questi stessi edifici di programmi di efficienza energetica.

E’ previsto il sostegno anche a investimenti per impianti di micro-cogenerazione e per la creazione di reti di teleriscaldamento e o raffrescamento.

Gli enti locali potranno accedere a risorse per l’installazione di impianti di illuminazione efficiente anche per il traffico stradale e per l’immagazzinamento dell’energia.

Una parte del fondo è destinata, inoltre, a programmi che riguardano il trasporto pubblico per la sostituzione di mezzi che utilizzano carburanti inquinanti tradizionali con carburanti alternativi quali energia elettrica e idrogeno.

Condizione essenziale per poter accedere al fondo è la garanzia che l’intervento proposto porti un risparmio di CO2 pari ad almeno il 20%.

II primo passo per chiedere le risorse a copertura del progetto sarà la presentazione di un piano d’investimento direttamente alla Deutsche bank, che è il gestore del fondo.

Il gestore provvederà ad effettuare una pre-analisi sull’ammissibilità dell’investimento in base ai criteri generali stabiliti dal fondo e, se il piano verrà accettato, l’ente dovrà passare alla presentazione del progetto dettagliato, che comprende anche proiezioni economico-finanziarie e dettagli tecnici.

Anche questa fase è sottoposta al vaglio e qualora risulti positiva, la pratica passerà alla Commissione centrale del fondo per l’approvazione e la successiva formalizzazione del finanziamento.