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Scambio sul posto: ecco cosa cambia

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L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha definito le nuove regole di funzionamento dello scambio sul posto, a partire dal 1 gennaio 2013.

Fonte: Rinnovabili & Territorio

Autore: Redazione

Con la delibera del 20 dicembre (570/2012/R/efr) L’Autorità dell’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) ha abrogato e sostituito la precedente disposizione che regola servizio di scambio sul posto.
Lo scambio sul posto è il meccanismo che consente agli impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 200 KW, di scambiare l’energia elettrica prodotta con la rete nazionale, "compensando" l’energia immessa in rete in un’ora con quella prelevata dalla rete in un’ora diversa da quella in cui avviene l’immissione.
Il “Testo integrato delle modalità e delle condizioni tecnico economiche per l’erogazione del servizio di scambio sul posto (TISP)” approvato con la delibera è entrato in vigore da martedì 1 gennaio mentre il vecchio regolamento (delibera ARG/elt 74/08) rimane in applicazione solo per il calcolo del conguaglio dell’anno 2012).
Il TISP ha l’obiettivo di "rivedere le modalità di restituzione degli oneri generali di sistema e di semplificarne la fruizione anche per gli impianti già entrati in esercizio".
La nuova delibera era stata prevista dall’art. 23 del decreto interministeriale del 6 luglio 2012, che prevedeva che l’Autorità aggiornasse "la disciplina delle condizioni tecnico economiche dello scambio sul posto al fine di semplificarne la fruizione anche per gli impianti già entrati in esercizio" e che, con l’aggiornamento del meccanismo dello scambio sul posto, si prevedesse che l’energia elettrica immessa in rete fosse "valorizzata ai prezzi di mercato" e fossero stabiliti "corrispettivi medi forfettari annualmente definiti e pubblicati dall’Autorità per gli oneri mediamente sostenuti per l’utilizzo della rete, commisurati alla potenza degli impianti e alla fonte utilizzata, da applicare limitatamente alla quantità di energia elettrica scambiata con la rete, come comunicata dai gestori di rete”.

La delibera introduce un limite massimo -definibile di anno in anno- per la restituzione degli oneri di sistema; tale limite potrà essere modificato a seconda del peso complessivo sulle bollette elettriche e, per il 2013, è stato definito solo per gli impianti di potenza compresa tra i 20 KW e i 200 KW.
Il provvedimento introduce inoltre alcune misure semplificative come il taglio dei dati relativi alle bollette e uno standard nel corrispettivo unitario di scambio forfettario.
In particolare la semplificazione delle condizioni procedurali prevede l’eliminazione dei dati relativi alle singole bollette e la standardizzazione del corrispettivo unitario di scambio forfetario, espresso in c€/KWh, pari alla somma delle componenti tariffarie variabili "rimborsabili".
Le semplificazioni introdotte fanno sì che, ai fini dello scambio sul posto, non siano più coinvolte le società di vendita come invece era previsto dalla deliberazione precedente; con il nuovo sistema, in pratica, saranno coinvolti solo GSE e gli utenti dello scambio, con una  conseguente riduzione dei flussi informativi.
Il TISP lascia comunque invariati alcuni aspetti fondamentali dello scambio sul posto che continua ad essere regolato sulla base della compensazione economica tra l’energia elettrica immessa e l’energia elettrica prelevata.
Rimane invariata anche la modalità con la quale viene acquistata l’energia:  l’utente dello scambio acquista, infatti, l’intera quantità di energia elettrica prelevata da un qualsiasi venditore e sigla con il GSE la convenzione per lo scambio sul posto che prevede che  il GSE prenda in consegna l’intera quantità di energia elettrica immessa, vendendola sul mercato e regolando i contratti di trasmissione, distribuzione e di dispacciamento con le imprese distributrici e con Terna S.p.A.
Rimane invariata anche la modalità con cui il GSE eroga il contributo all’utente dello scambio, che si compone di due parti: la prima finalizzata alla valorizzazione dell’energia elettrica immessa in rete; la seconda (che rappresenta il vero e proprio incentivo allo scambio sul posto) finalizzata alla restituzione di alcuni componenti tariffarie.
L’AEEG ha inoltre inserito nella delibera la partecipazione dei ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente "al monitoraggio, condotto dall’Autorità, sull’evoluzione delle quantità di energia elettrica che usufruiscono delle diverse forme di incentivazione implicita esistenti" e "all’analisi, condotta dall’Autorità, per l’individuazione di strumenti e criteri con cui limitare il valore di tali incentivazioni implicite in coerenza con i costi delle soluzioni tecnologiche efficienti, affinché sia contenuto l’onere degli incentivi in bolletta entro un livello sostenibile ed efficientemente commisurato alle esternalità energetico–ambientali".