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Sanità: in Italia 30-40% ospedali e Asl a ‘emissioni zero’

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Fonte: AdnKronos

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Ospedali a emissioni zero, campioni dell’efficienza energetica per inquinare meno e risparmiare fondi da investire in altre priorità: dalla cura del paziente a quella dell’ambiente. E’ la sfida che in Italia ha raccolto negli ultimi anni il 30-40% delle strutture ospedaliere (grandi o piccole) e Asl capaci di diventare ‘rinnovabili’ utilizzando fondi Ue, progetti regionali o risorse proveniente dal ministero della Salute grazie all’ex articolo 20.

"L’efficientamento energetico, ad esempio con l’utilizzo di sistemi di cogenerazione, può far abbattere i costi anche del 30% rispetto al consumo precedente", spiega all’Adnkronos Salute Daniela Pedrali, presidente della Società, italiana dell’architettura e dell’ingegneria per la sanità (Siais). Secondo alcuni studi, tale riduzione dei costi energetici, in cifre assolute, si tradurrebbe per gli ospedali con circa 300 posti letto in una riduzione dei costi reali per circa 200 mila euro l’anno. Mentre per i grandi ospedali con oltre 500 posti letto, i risparmi arriverebbero a circa 400 mila euro l’anno.

"Forse se ne parla poco rispetto a ciò che viene fatto – aggiunge Pedrali – ma in Italia possiamo stimare che il 30-40% degli ospedali e delle Asl ha avviato progetti sull’efficientamento tecnologico. Siamo a livello di altri Paesi Ue: ci sono esempi molto virtuosi in ogni Regione, anche se non mancano le difficoltà come ad esempio muoversi per trovare i finanziamenti Ue, superare i problemi burocratici e di vincolo per le strutture storiche. Passaggi che portano ad allungare i tempi di realizzazione di progetti anche di 3-4 anni".