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Il giro del mondo grazie al fotovoltaico

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Partito ieri il Solar Impulse 2, l’aereo alimentato esclusivamente dall’energia del sole, che percorrerà 35.000 km in 500 ore di volo in 5 mesi.

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

L’uomo ha sempre avuto bisogno di sfide per dimostrare il proprio valore e per cercare di superare i limiti tecnici imposti dall’era in cui ha vissuto. Se il fine ultimo delle proprie visioni è sempre stato quello di aprire le porte al futuro prossimo, qual migliore avventura, sia simbolica che pragmatica, se non quella del giro del mondo? La prima in tal senso, come sappiamo, fu la circumnavigazione del globo terrestre intrapresa tra il 10 agosto 1519 e il 6 settembre 1522 da una flotta di cinque navi capitanate dall’esploratore portoghese Magellano al servizio della Corona spagnola le cui gesta ci sono pervenute grazie agli appunti di viaggio del vicentino Antonio Pigafetta. L’altra grande sfida, se pur solo immaginata, è stata quella del viaggio reso celebre dal romanzo avventuroso dell’autore francese Jules Verne ne “il giro del mondo in 80 giorni”, in cui il protagonista, il londinese Phileas Fogg, compie tra il 2 ottobre e il 21 dicembre 1872 il periplo della Terra utilizzando treni, piroscafi, slitte, dorsi d’elefanti e golette per vincere la scommessa di 20.000 sterline fatta con i suoi amici del Reform Club.

Tuttavia è indubbio che l’avventura iniziata ieri dal Solar Impulse 2, l’aereo alimentato esclusivamente dall’energia del sole e così affidabile da essere in grado di fare il giro del mondo, rappresenta un altro incredibile tassello nell’evoluzione di questa tecnologia e, perché no, della nostra stessa evoluzione, come specie vivente.

È decollato ieri mattina, (giovedi 9 marzo) da Abu Dhabi e in 5 mesi dovrà percorrere 35.000 km, stando in volo almeno 25 giorni, utilizzando esclusivamente l’energia pulita del sole. Alla guida, i due piloti svizzeri Bertrand Piccard e André Borschberg che ne sono anche gli ideatori.

Prima tappa, Mascate, capitale del sultanato di Oman; poi sarà la volta dell’India, prima ad Ahmedabad, poi a Varanasi, per proseguire a Mandalay (Birmania), Chongqing e Nanchino (Cina), Hawaii, Phoenix, New York, per poi attraversare l’Atlantico, con scalo nell’Europa del Sud o nel Nordafrica. Il ritorno ad Abu Dhabi è previsto per l’estate, tra fine luglio e inizio agosto.

Il tratto più impegnativo del percorso sarà il volo non-stop di cinque giorni e cinque notti attraverso l’oceano Pacifico, dalla Cina alle Hawaii. L’aereo salirà a un’altitudine che raggiungerà i 10.000 metri durante il giorno per ricaricare totalmente le sue batterie in modo da rimanere in volo per tutta la notte.

L’avventura del Solar Impulse 2 è frutto di 12 anni di ricerca di Piccard e Borschberg per mettere a punto l’aereo progettato in fibra di carbonio, con un’apertura alare di 72 metri, più grande di quella di un Boeing 747, ma con un peso di appena 2.300 kg, più o meno come un Suv, contro le 180 tonnellate del “Jumbo Jet”. Sulle ali trovano posto più di 17mila celle fotovoltaiche in silicio, che danno energia a 4 motori elettrici e caricano oltre 630 kg di batterie al litio. Con questa dotazione, il “Solar Impulse 2” è il primo velivolo solare al mondo in grado di viaggiare giorno e notte. 

A sostenere il viaggio del Solar Impulse, il Dipartimento federale degli affari esteri della Svizzera (Dfae), grazie anche alla collaborazione con i Politecnici federali e le imprese nazionali. Nelle prossime settimane, le rappresentanze svizzere all’estero organizzeranno diversi appuntamenti nei Paesi in cui il velivolo atterrerà.