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Rifkin, messaggio alla Toscana “Da qui la rivoluzione verde”

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L´economista: pronto a lavorare con voi. Rossi: ora un piano energetico

Fonte: La Repubblica – Firenze

Autore: Ilaria Ciuti

UN nuovo mondo è possibile. Anzi è questione di vita e di morte. O cambiamo modello o soccombiamo. La globalizzazione, la centralizzazione del potere e dell´economia, tutto ciò è in crisi, verso l´epilogo. Il petrolio è poco e caro, altro che costo del lavoro, è il costo dell´energia a frenare l´economia. Il nuovo mondo scaturirà dalla terza rivoluzione industriale come la chiama Jeremy Rifkin, il famoso economista che per rivoluzione intende energie rinnovabili, risparmio energetico, cooperazione e collaborazione per far sì che sei miliardi di persone sopravvivano alla carenza di risorse naturali.

E chi se non la Toscana può essere a capo di questa rivoluzione in Europa? Rifkin viene a Firenze, incontra ieri i quadri sindacali della Cgil regionale, il segretario Alessio Gramolati, il presidente della Toscana Rossi. Spiega che la Toscana è un fortunato mix di tutto ciò che ci vuole per la rivoluzione energetica: fonti alternative diffuse, sole, vento, acqua, mare, onde, geotermia. E, soprattutto, un mix di soggetti adatti a questa trasformazione e a lavorare insieme: «Piccole e medie imprese, cooperative, sindacati, il governo locale». Lui, Rifkin, è disponibile a collaborare. Rossi dice che la Toscana sta per fare il nuovo piano energetico. Non è escluso che Rifkin ne possa essere un consulente.

RIFKIN arriva la mattina alla Cgil, parla con i sindacalisti, non gli dispiacerebbe lavorare insieme. Pranza, sempre nelle stanze del sindacato, con Rossi. Il presidente ne esce con l´ultimo e più audace libro dell´economista, "La civiltà dell´empatia". La dedica in inglese è eloquente: «Non vedo l´ora di lavorare insieme per la terza rivoluzione industriale». Rifkin lo dice: «La Toscana può essere il fiore all´occhiello in Europa di questa rivoluzione». Che non si fa, spiega, attraverso le grandi aziende e i centri di potere. È una rivoluzione decentrata sui territori, «protagoniste le regioni, le piccole imprese e meglio se a disposizione ci sono, come in Toscana, anche le cooperative e i sindacati, specie la Cgil, oltre che un governo con cui si è disposti a collaborare». Rossi concorda, parla di case e paesi autosufficienti dal punto di vista energetico, in Toscana, dice, ci si può impegnare. A cominciare dalla riconversione degli edifici esistenti, i pubblici in testa, che, come spiega l´ex parlamentare europeo Guido Sacconi, presente e citato da Rifkin, procurerebbe un risparmio energetico del 40%. Oltre che, prevede l´economista di Chicago, l´impiego di aziende e di mano d´opera.
Rilancio dell´economia. Ma senza aspettare che passi la nottata. Piuttosto, rilancio a partire dal grande cambiamento. Lo dice Gramolati: «Il lavoro e l´ambiente hanno bisogno di una nuova sfida, una nuova opportunità. Dalla crisi si esce solo con una svolta. E con il confronto e la cooperazione». Rifkin, da parte sua: «La rivoluzione verso le energie alternative non si fa senza la coesione sociale e la cooperazione di tutti». D´accordo anche Rossi. Nelle stanze della Cgil si parla di rivoluzione energetica modello internet, quella di cui Rifkin scrive in "Civiltà e empatia" e che pensa la Toscana sia la prima a poter fare: una rivoluzione dal basso, un nuovo sistema di produzione e di consumo diffuso, capillare, decentrato e flessibile. L´importante è formare delle reti, «e le piccole imprese, le cooperative, il sindacato, il governo toscano possono crearle». Le banche le finanzierebbero.

Rifkin si dice pronto a lavorare in Toscana. «Nei prossimi 60 giorni definiremo come», annuncia e si dichiara «soddisfatto dei progetti di sviluppo già fatti dalla Regione». Non è un caso che recentemente Rossi abbia parlato di raddoppiare l´impegno per le fonti rinnovabili con 1.200 progetti e 53 milioni destinati a muoverne 250. Rifkin ricorda anche che ci sono i fondi della Ue per le energie alternative e il risparmio energetico. «La Toscana – dice – dovrà entro il 2020 attingere il 20% dell´energia dalle fonti rinnovabili, dunque potrà attingere anche a quei fondi».