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Regione Toscana e Comuni uniti nella richiesta al MISE: riconvochi il tavolo sulla geotermia

A tre mesi dal vertice a Roma «niente è accaduto». ANCI Toscana, il governatore Enrico Rossi e l’assessore Federica Fratoni chiedono al sottosegretario Crippa di «dare corso a quanto concordato»

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Dopo lunghi mesi di battaglia politica portata avanti dai cittadini dei territori geotermici toscani, dai Comuni e dalla Regione Toscana, lo scorso 27 marzo il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) acconsentì a incontrare gli enti locali per aprire un confronto sugli incentivi volti a sostenere l’impiego della geotermia, fonte rinnovabile esclusa per la prima volta dal decreto Fer 1 elaborato dal Governo nazionale e che sta ormai per vedere la luce. Fu un incontro interlocutorio, ma con l’impegno condiviso di continuare però ad approfondire il dialogo: ieri sono però passati tre mesi da quella data, e non sono ancora emerse novità.

«Fu lo stesso Crippa (il sottosegretario al MISE con delega all’Energia, ndr) a impegnarsi per rivedersi entro un mese e trovare una strada condivisa per superare il blocco dei finanziamenti al settore geotermico, cancellati dallo stesso governo nel decreto rinnovabili FER1. Da quel 27 marzo però niente è accaduto», dichiarano da Anci Toscana, la quale ha chiesto adesso al Governo che sia riconvocato al più presto il tavolo sulla geotermia, unendosi così all’appello della Regione Toscana.

Come riportano anche il governatore Enrico Rossi e l’assessore all’Ambiente Federica Fratoni, infatti, durante l’incontro al Mise emerse la disponibilità da parte dei soggetti e degli enti interessati a lavorare in sinergia per realizzare impianti innovativi nel campo della geotermia che consentiranno un’ulteriore riduzione degli inquinanti e la raccolta della CO2 per scopi commerciali; il sottosegretario Crippa si prese dunque l’impegno di riconvocare entro un mese da allora il tavolo di lavoro che era stato appena costituito. Nel frattempo i tecnici del Ministero e della Regione si sarebbero dovuti confrontare alla ricerca della migliore soluzione a far sì che non si bloccassero gli investimenti nel settore geotermico, con particolare attenzione alle soluzioni impiantistiche in grado di minimizzare gli impatti ambientali e di venire incontro alle esigenze di sviluppo dei territori.

A tutto questo però non è stato ancora dato seguito. «La sollecitiamo, quindi – conclude la lettera inviata dal presidente Rossi e l’assessore Fratoni al sottosegretario Crippa – a voler dare corso a quanto concordato, e restiamo in attesa della convocazione al tavolo di confronto».