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Le energie rinnovabili: un’ancora di salvataggio per Enel

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L’esordio in borsa di Enel Green Power potrebbe ridurre i debiti di Enel che ammontano a 51 miliardi di euro ricavandone almeno 3 dall’operazione

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

 

Tutto pronto ormai per l’esordio in borsa del gioiello di famiglia del gruppo Enel, la società interamente dedicata allo sviluppo e gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili a livello internazionale, presente in Europa e nelle Americhe con un valore che gli analisti stimano tra 12 e 14 miliardi di euro.

Enel, in base a quanto dichiarato dall’amministratore delegato del gruppo, Fulvio Conti, pensa di ricavare da questa operazione «almeno 3 miliardi di euro», fondamentali per la riduzione del debito, che resta di 51 miliardi a fine 2009, e rispettare quindi l’impegno con le agenzie di rating di ridurre il debito entro fine anno.

L’operazione, che si annuncia come il secondo collocamento dell’anno per rilevanza dei titoli piazzati, dovrebbe avvenire tra circa un mese dopo il via libera da parte di Consob e dovrebbe collocare sul mercato quote pari a circa il 30% del capitale di Enel Green Power. Una fetta che permetterebbe a Enel di mantenere un controllo saldo sulla società che è tra i leader del settore rinnovabili a livello mondiale e il principale operatore italiano con attività integrate a livello internazionale.

«Con impianti in 16 Paesi dell’Europa e delle Americhe, Enel Green Power- ha sottolineato l’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti- è attiva in tutte le principali tecnologie rinnovabili, dall’eolico al solare, passando per un esteso parco idroelettrico e geotermico ».

Enel green power ha una capacità di generazione di energia idroelettrica, eolica, solare e geotermica che è risultata pari, nel 2009, a circa 20.7 miliardi di kWh, in grado di soddisfare i consumi di oltre 7 milioni di famiglie e di evitare l’emissione in atmosfera di più di 15,5 milioni di tonnellate di CO2, una capacità installata di circa 5.700 MW e progetti d’investimento già in essere in diverse parti del pianeta.

Oltre a consolidare la presenza in Italia i raggi di azione in Europa potrebbero essere in Francia, Spagna e Romania. Anche se i recenti progetti in America latina, in particolare Brasile, Messico e Cile- dove paiono esserci condizioni regolamentari e macro-economiche favorevoli- sembrerebbero incentrare in questo continente i principali mercati di espansione.

« Enel Green Power è prima al mondo per ricavi ed Ebitda e seconda per produzione- ha spiegato Fulvio Conti- in più dispone di progetti di sviluppo nei prossimi cinque anni per oltre 5 miliardi di euro, un piano d’investimenti con ben pochi paragoni al mondo che farà pressoché raddoppiare la capacità produttiva al 2014».

Enel Green Power è quindi la società del gruppo più diversificata per la sua presenza in 16 paesi,

e questo ne fa un punto di forza, oltre al mix di fonti energetiche di cui dispone con oltre il 70% dell’energia prodotta (ovvero la produzione geotermica e idroelettrica) che va direttamente sul mercato ed è competitiva senza incentivi statali ed è quindi generatrice di un cospicuo flusso di cassa, calcolato in circa 420 milioni di utile netto su 2,1 miliardi di ricavi, lo scorso anno.

«In un panorama di settore che di solito si basa soprattutto sull’eolico, noi rappresentiamo un’eccezione- ha commentato Francesco Starace, amministratore delegato di Enel Green Power-con una vasta base nell’idroelettrico e nella geotermia, fonti che danno una redditività altissima e certa, al contrario del vento e del sole».

Caratteristiche che potrebbero consentire una buona riuscita dell’operazione e che permetterebbero ad Enel di ottenere un incasso interessante dalle vendite delle quote, senza per altro rinunciare al controllo della società e quindi ai dividendi che se il risultato di cassa di quest’anno si manterrà pari a quello dello scorso anno, potrebbe rappresentare un utile di circa 100 milioni per la società madre.

Quindi potrebbe essere proprio il cuore verde di Enel a rappresentare un’ancora di salvataggio per l’intero gruppo.