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Geotermia: pubblicato sul BURT il provvedimento che individua le Aree Non Idonee

Chiunque può prenderne visione e presentare osservazioni al presidente del Consiglio Regionale, secondo le modalità indicate nell'avviso, entro il 27 settembre 2020

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Chiunque può prenderne visione e presentare osservazioni al presidente del Consiglio Regionale, secondo le modalità indicate nell’avviso, entro il 27 settembre 2020


Dopo che il Consiglio Regionale ha approvato a maggioranza la modifica del Piano Ambientale Energetico (PAER) per l’individuazione delle Aree Non Idonee (ANI) all’installazione di impianti geotermici, la deliberazione è stata pubblicata sul BURT – il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana –, così come sono stati resi liberamente consultabili i tre relativi allegati al PAER.

Sebbene, per loro natura, i fluidi geotermici adatti per la produzione di energia elettrica da geotermia siano già localizzabili in aree ristrette del territorio regionale, all’interno del PAER finora non era presente una regolamentazione delle aree idonee e non idonee all’attività geotermoelettrica, a differenza di quello che già accadeva per eolico, biomasse e fotovoltaico.

In quest’ottica, sin dal 2017 , la Giunta ha fornito alcune linee guida cui hanno risposto 51 Comuni – tra quelli che già oggi ospitano impianti geotermoelettrici, limitrofi e altri –, che hanno inviato le loro proposte per l’individuazione delle ANI, in una vasta operazione di ascolto del territorio che si è tradotta anche in un lungo percorso partecipativo sia attraverso un form digitale, sia attraverso due incontri pubblici.

Con la deliberazione 7 luglio 2020, n. 41 del Consiglio Regionale, l’iter è giunto a compimento: come ricordato «le ANI non possono in alcun modo limitare l’ambito della ricerca mineraria» ma, negli intenti della Regione, intendono definire «una sorta di inquadramento delle vincolistiche a tutela del paesaggio, dell’ambiente e della produzione agricola, offrendo ai potenziali produttori un quadro certo e chiaro di riferimento per orientare le scelte localizzative degli impianti».

Come dettagliano dalla Regione, adesso che il provvedimento è pubblicato chiunque può prenderne visione e presentare osservazioni al presidente del Consiglio Regionale, secondo le modalità indicate nell’avviso, entro il 27 settembre 2020.