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Geotermia: Montieri tra i 60 distretti energetici net-zero d’Europa grazie alla geotermia

Il Comune geotermico toscano rientra tra le avanguardie studiate dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea

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Il Comune geotermico toscano rientra tra le avanguardie studiate dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea


Il Comune geotermico di Montieri è tra i sessanta protagonisti del rapporto From nearly-zero energy buildings to net-zero energy districts, pubblicato dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea per esplorare i vantaggi e le sfide dei distretti energetici net-zero in tutta Europa, presi a modello per quanto riguarda l’efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile destinata ad alimentare gli edifici nei quali viviamo: si tratta di un tema dalla grande rilevanza, dato che gli edifici nell’UE sono responsabili di circa il 40% del consumo di energia e del 36% delle emissioni di CO2, il che rende il comparto il maggiore consumatore di energia in Europa.

Generalmente, quando si parla di efficienza energetica e produzione di energia rinnovabile negli edifici, l’attenzione si concentra principalmente sui singoli edifici, ma l’attuazione degli obiettivi energetici e climatici della strategia Europa2020 ha innescato la trasformazione dei quartieri europei in distretti energetici net-zero.

Montieri rappresenta al meglio questo profilo, grazie alla «integrazione del teleriscaldamento geotermico combinata con misure di efficienza energetica negli edifici, e all’integrazione di altre fonti di energia rinnovabile».

Il fiore all’occhiello vede il «collegamento di 425 abitazioni (in un Comune di poco più di mille abitanti, ndr) al sistema di teleriscaldamento» alimentato dalla geotermia, definito dal JRC come un «sistema di teleriscaldamento geotermico altamente innovativo che utilizza fluidi ad alta entalpia», coadiuvato da ristrutturazioni degli edifici condotte nell’ottica dell’efficienza energetica e dell’integrazione di altre fonti rinnovabili e in primis il solare, attraverso impianti fotovoltaici e termici.

L’obiettivo è quella di continuare a migliorare, e questo vale per tutti i distretti energetici net-zero d’Europa presi in esame, dove una delle principali sfide rimane quella di comunicare al meglio ai cittadini scopi e modalità di questa transizione verso lo sviluppo sostenibile, in modo da renderli attori protagonisti del cambiamento.

Dal JRC avvertono infatti che, nonostante distretti energetici net-zero rappresentino indubbiamente un’evoluzione positiva nel segno della sostenibilità, anche questi possono comunque «incontrare resistenza da parte dei residenti, poiché il cambiamento può spesso spaventare le persone, specialmente se avviene nelle loro case o nelle loro opinioni. È necessario utilizzare le giuste tecniche di comunicazione per informare i residenti e altri stakeholders locali (costruttori, architetti, proprietari di case, società immobiliari) dei vantaggi delle nuove tecnologie di costruzione e dei sistemi energetici».