Il 25 ottobre, a Firenze, presso l’Istituto degli Innocenti si è tenuto il convegno internazionale “Geotermia e Salute. L’esperienza neozelandese e toscana”, promosso dall’ARS Toscana.
Il seminario ha rappresentato un’interessante occasione per confrontare i risultati dello studio toscano, realizzato da ARS e CNR di Pisa sulle aree geotermiche della Toscana, con quelli di uno studio internazionale in corso da tempo a Rotorua, isola della Nuova Zelanda. La popolazione di Rotorua, isola vulcanica, è la popolazione più ampia al mondo (60 mila persone) sottoposta ad emissioni naturali di acido solfidrico. I ricercatori toscani ed il prof. Bates hanno deciso di avviare una collaborazione scientifica per approfondire i risultati dei rispettivi studi.
Al convegno ARPAT è stata rappresentata dal dott. Marco Pellegrini, Coordinatore dell’Area Vasta Sud, che è intervenuto (vedi presentazione) sulla “Qualità dell’aria nelle aree geotermiche”.
La rete delle stazioni fisse ENEL GP ed ARPAT fornisce un monitoraggio capillare di tutte le aree geotermiche. I mezzi mobili permettono di monitorare zone non coperte dalle stazioni fisse e di verificare l’affidabilità dei dati delle stazioni fisse, tramite dati indipendenti.
Pellegrini ha quindi illustrato i dati del monitoraggio, confermando alcune differenze tra le aree geotermiche nei livelli di alcuni inquinanti, mai comunque al di sopra dei valori limite.
Per approfondimenti:
Presentazione di Marco Pellegrini
Sezione sito web ARPAT su Geotermia
- http://www.ars.toscana.it/progetto-geotermia
- La news con i risultati del seminario
- La pagina dedicata al seminario nella sezione Eventi con link a:
- programma
- presentazioni
- comunicato stampa pre-convegno e comunicato post-convegno
- rassegna stampa
- video e interviste (su YouTube)
- foto del convegno (su Flickr)
- aggiornamento dello studio ARS-CNR pubblicato sul supplemento n. 1 di EP