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Geotermia: dai sindacati il punto sulla situazione toscana

Le segreterie regionali FILCTEM-CGIL FLAEI-CISL e UILTEC-UIL hanno organizzato un incontro con i responsabili della Produzione geotermica in ENEL

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Le segreterie regionali FILCTEM-CGIL FLAEI-CISL e UILTEC-UIL hanno organizzato un incontro con i responsabili della Produzione geotermica in ENEL


I sindacati FILCTEM-CGIL FLAEI-CISL e UILTEC-UIL, con le loro segreterie regionali, hanno svolto in videoconferenza (il 7 ottobre) un incontro con i responsabili della Produzione Geotermica in ENEL, cui erano presenti – oltre alla funzione del personale – anche il responsabile O&M Geothermal and Biomass Italy, il responsabile Drilling e il responsabile Operations.

Una partecipazione ampia in virtù dei molti temi portati al tavolo del confronto.

Dalle assunzioni ai trasferimenti, dai percorsi professionali al tema degli incentivi e delle concessioni in scadenza.

Nel comunicato ai lavoratori, le sigle sindacali dichiarano congiuntamente al proposito che «numerose sono state le problematiche affrontate, alcune della quali si trascinano ormai da mesi, sulle quali ci saremmo aspettati ben altre risposte».

Guardando ad esempio alle assunzioni, l’azienda ha comunicato «il quadro complessivo delle uscite nel 2020, pari a 11 unità, a fronte di 15 assunzioni; gli ultimi 5 apprendisti assunti, con decorrenza 12 Ottobre, saranno così assegnati: 3 Servizi di Manutenzione, 1 Drilling (Fanghi e Cementi), 1 Supporto Tecnico Specialistico. Sono inoltre attivi due Job Posting per profili Senior in O&M, di cui un laureato. È stata anche prospettata, entro fine anno, l’assunzione di alcuni laureati in chimica e/o Ingegneria ambientale. Su nostra richiesta – aggiungono i sindacati – relativamente all’impatto del nuovo possibile accordo sull’art.4 in discussione a livello nazionale, per il periodo 2021-2024, l’Azienda valuta in 80 unità le potenziali uscite nel quadriennio, maggiormente concentrate negli ultimi due anni del periodo. Come OO.SS. riteniamo il numero delle assunzioni effettuate fortemente deficitario, sia rispetto alle reali carenze di organico nelle unità strutturate (come il Drilling e PT Larderello, per fare degli esempi) che ormai da mesi sono sotto organico, che in riferimento ai carichi di lavoro presenti nelle varie unità della Geotermia (Age e Servizi di Manutenzione)».

Rispetto alle tematiche affrontate durante l’incontro, rimane in primo piano la situazione di contesto: «Il responsabile dell’ O&M Geothermal and Biomass ha ribadito – riportano i sindacati – che il piano degli investimenti di ENEL nel settore geotermico è fortemente influenzato dalla modalità con cui avverrà il rinnovo delle concessioni, in scadenza nel 2024, e dall’auspicato rispristino degli incentivi nel nuovo decreto FER 2, la cui uscita è purtroppo attesa da mesi».

Il decreto FER2, secondo quanto recentemente ribadito a Larderello dalla sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico con delega alla Geotermia, Alessia Morani, è ormai giunto quasi alla fine del suo iter preparatorio e conterrà il ripristino degli incentivi a questa risorsa rinnovabile, ma, di fatto, il testo non è ancora pubblicato.

Sia su questo fronte sia su quello delle concessioni in scadenza spetta alle istituzioni intervenire, anche se i sindacati dichiarano che «su queste importantissime tematiche, in questi ultimi mesi, abbiamo dovuto registrare un atteggiamento aziendale troppo attendista e rinunciatario».

«Il nostro convincimento – aggiungono le segreterie regionali di FILCTEM-CGIL FLAEI-CISL e UILTEC-UIL – è che ENEL è e dovrà rimane un player fondamentale nella coltivazione di questa risorsa, in quanto in possesso di competenze tecniche uniche al mondo in questo settore. ENEL dovrà impegnarsi a trasferire nei territori geotermici risorse importanti, per garantirne lo sviluppo sociale, economico e ambientale. Bisogna altresì che ENEL, negli appalti di servizio, rinunci alla logica del massimo ribasso, e riconosca un canale preferenziale alle aziende del territorio».