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Geotermia a Villa Ragno, la nuova frontiera del risparmio energetico

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Progetto illustrato da tecnici e consulenti

Fonte: GazzettaJonica.it

Autore: Giuseppe Puglisi

SANTA TERESA DI RIVA – Un impianto geotermico per l’autosufficienza energetica di Villa Ragno. I lavori sono stati quasi completati e le caratteristiche di questa nuova (per la nostra città) frontiera della produzione di energia a costo zero perché da fonti rinnovabili, è stata illustrata ieri nel corso di un incontro con i tecnici ed i consulenti che hanno progettato l’opera e l’impresa che poi materialmente l’ha realizzata, presente un soffisfattissimo presidente del consiglio Danilo Lo Giudice in rappresentanza dell’amministrazione comunale. La riqualificazione energetica di Villa Ragno consentirà, rispetto al passato, un risparmio di circa il 90 per cento, il che significa che la struttura con l’energia proveniente dal sottosuolo, potrà riscaldarsi e raffreddarsi senza dissanguare le casse comunali, perché sarà la natura stessa a fornire l’energia necessaria. Erano presenti il progettista ing. Giuseppe Giunta, il titolare dell’impresa di Scaletta che materialmente vi sta lavorando (ancora mancano i nuovi infissi), Francesco Pagliuca, ed i consulenti con i quali progettista e impresa hanno lavorato a contatto di gomito, esperti nel settore, l’ing. Francesco Muzzicato, il dott. Savino Basta, l’arch. Francesco Spadaro e due neo ingegneri che stanno preparando un master che riguarda il dimensionamento ed il monitoraggio di un impianto geotermico in clima mediterraneo, Fabrizia Trovato e Marco Milazzo.  

I consulenti hanno spiegato che hanno captato il calore disponibile a  18 gradi a 100 metri nel sottosuolo del giardino di Villa Ragno con 8 sonde geotermiche. A quella profondità il calore è sempre costante. “Sotto i nostri piedi abbiamo una quantità di energia inesauribile, gratuita, rinnovabile, ecocompatibile e a disposizione 365 giorni l’anno – ha spiegato l’ing. Muzzicato –  ed a partire da una profondità di 10 metri il sottosuolo presenta una temperatura costante per tutto l’arco dell’anno, a 100 metri abbiamo rilavto una temperatura di 18 gradi,  ideale per utilizzi in impianti a bassa entalpia”. “La pompa di calore abbinata alle sonde geotermiche verticali – ha sottolineato il dott. Basta – permette di raggiungere, a costi estremamente vantaggiosi, sia per il riscaldamento, che per il raffreddamento”. In Sicilia sono solo cinque gli impianti geotermici, due a Palermo e tre nella riviera jonica: Limina, Letojanni ed ora S.Teresa.