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GeoCom fa tappa in Macedonia

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A fine aprile una delegazione composta dal sindaco, Marcello Giuntini e da Maurizio Cascio per il comune di Montieri e da Armando Burgassi per CoSviG ha partecipato in Macedonia al 2nd Interim Meeting del progetto GeoCom.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

La Repubblica di Macedonia è uno Stato della penisola balcanica con capitale Skopje, dove ha avuto luogo il secondo meeting del progetto GeoCom, Geothermal Communities, che ha come obiettivo una collaborazione transfrontaliera per l’implementazione di impianti geotermici all’interno di alcuni Paesi europei.

Al meeting macedone, che si è svolto tra tra la capitale Skopje e Kocani, (una delle municipalità coinvolte) oltre alla delegazione italiana composta dal sindaco Marcello Giuntini e da Maurizio Cascio per il comune di Montieri, dal professor Roberto Pagani e Valentina Marino per Softech e da Armando Burgassi per CoSviG, hanno partecipato delegazioni di tutti gli altri paesi partner del progetto: Ungheria, Slovacchia, Polonia, Serbia, Norvegia, Germania e la stessa Macedonia.

Il progetto GeoCom ha l’obiettivo di mettere in campo le migliori tecnologie disponibili per l’uso di energia geotermica combinate con innovative misure di efficienza energetica e con l’integrazione con altre fonti energetiche rinnovabili in tre diversi siti pilota (Ungheria, Slovacchia e Italia).

Al progetto aderiscono comunque molte città dei paesi partner del progetto (Serbia, Romania, Polonia e Italia) dove sono già attivi sistemi di sfruttamento geotermico che necessitano dell’adozione di nuove tecnologie (come Oras Sacueni, Romania) o che vorrebbero partire da zero con l’aiuto dei partner GeoCom (ad esempio, Subotica, Serbia).

Inoltre, i sindaci del Club Geotermico saranno chiamati a continuare ad operare anche dopo il periodo di fondazione delle Geothermal Communities stabilito dalla Comunità Europea come una rete permanente di sindaci interessati per uno sfruttamento sostenibile della risorsa geotermica. L’obiettivo è che – attraverso un tale sistema di azioni pilota, combinate con la ricerca e gli sforzi di diffusione e disseminazione – gli investimenti nei sistemi geotermici possano ricevere un consistente incremento.

Il meeting macedone è stata anche l’occasione per stilare un bilancio del primo anno del progetto GeoCom, che il coordinatore, Gabor Kitley, non ha esitato a definire «estremamente positivo, anche se è necessario incrementare ulteriormente le connessioni tra i vari Paesi e cercare di stabilire ulteriori contatti per partecipare eventualmente in maniera congiunta ad altre iniziative europee».

«Il primo report sulle attività – ha detto Kitley- è stato sottoposto all’attenzione della Commissione Europea che ci risulta essere estremamente soddisfatta dei risultati ottenuti e quindi non pensiamo ci saranno problemi in termini di approvazione».

Rispetto al prossimo futuro Gabor Kitley ha annunciato che «questo sarà indubbiamente un anno cruciale per il progetto perché le attività dimostrative, di retrofitting, e di costruzione dei teleriscaldamenti avranno inizio in tutte e tre i siti pilota (Morahalom, Galanta e Montieri, ndr), dato che stanno ultimandosi le fasi preparatorie. Ci aspettiamo di dover lavorare davvero molto nei prossimi mesi per riuscire a coordinare tutto il processo di pianificazione».

Riguardo al progetto di teleriscaldamento di Montieri il sindaco Marcello Giuntini ha confermato i progressi che si stanno facendo tanto che, a breve, ci sarà la pubblicazione del bando per l’aggiudicazione dei lavori. Anche Giuntini ha speso parole di apprezzamento per il progetto GeoCom e il meeting di Skopje.

«I progetti in se stessi hanno già preso la loro strada- ha detto il sindaco di Montieri- con questo meeting si è fatto sicuramente un passo avanti per quello che riguarda il rapporto tra i sindaci. Questa è stata un’occasione per confrontare le nostre reciproche esperienze, visitare una realtà diversa dalla nostra, e rafforzare i nostri legami internazionali. Credo- ha poi sottolineato– che la costituzione del Club dei sindaci geotermici sia un ulteriore passo in avanti».

Un giudizio condiviso dal manager di Geoterma, della municipalità di Kocani, Todor Kusevski.

«Il progetto GeoCom ci ha permesso di entrare in contatto con altre realtà nazionali europee che sono connesse all’uso dell’energia geotermica» ha detto Kusevski, ricordando che il territorio di Kocani è uno dei più grandi campi geotermici presenti in Macedonia.

«Gli scambi e le visite – ha proseguito- ci hanno permesso di conoscere delle realtà e degli esempi che possiamo seguire; hanno contribuito ad accrescere il nostro bagaglio di conoscenze che abbiamo intenzione di utilizzare. Al momento stiamo predisponendo dei veri e propri piani e programmi di sviluppo in cui anche GeoCom è ovviamente parte integrante ».

Nel corso del soggiorno in Macedonia, è stato possibile per i delegati visitare alcune serre alimentate con il calore geotermico e un plesso scolastico che utilizza la risorsa geotermica e quella solare per il fabbisogno di energia termica ed elettrica.

Esperienze che sembrano destinate ad essere replicate, da quanto ha dichiarato Sanja Popovska-Vasilevska, Presidente della Macedonian Geothermal Association (MA.G.A.)

«Credo fortemente nello sviluppo dell’energia geotermica in Macedonia- ha detto Sanja Popovska-Vasilevsk- e spero che qualcosa accada nel prossimo anno. Particolarmente perché l’amministrazione di Kocani che ci ospita, nostro partner nel progetto, è molto attiva ed interessata a stabilire contatti e opportunità di investimento sul territorio».

La speranza di poter implementare anche in Macedonia le esperienze e le soluzioni adottate nei tre paesi in cui si stanno realizzando i progetti di teleriscaldamento, Ungheria, Solvacchia e Italia, è stata espressa da Todor Kusevski che ha anticipato che «la normativa macedone tende a incentivare l’energia geotermica, ma dal canto nostro stiamo preparando la documentazione e aggiornando la nostra normativa per creare i nostri propri piani di sviluppo che coinvolgeranno ancora di più la geotermia»

Per recuperare le risorse per finanziare questi progetti «ricorreremo sicuramente non solo a finanziamenti statali- ha detto Kusevski – ma anche, in alcuni casi, a programmi di finanziamento su base europea».