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Svezia: la geotermia fa scalo alla stazione centrale di Stoccolma

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L’ente immobiliare svedese Jernhusen sta investendo oltre 110 milioni di euro per la rigenerazione della stazione centrale di Stoccolma che prevede un innovativo sistema geotermico per catturare e canalizzare il calore corporeo dei suoi 250mila pendolari giornalieri

Fonte: Zero Emission News

Autore: h.b.

Anche in Svezia, come in Spagna con la metropolitana di Madrid, la geotermia potrebbe entrare in gioco per climatizzare la stazione centrale di Stoccolma. A questo progetto lavora l’ente immobiliare svedese Jernhusen (società a controllo statale che possiede e gestisce stazioni ferroviarie e altri edifici collegati alla rete ferroviaria in Svezia). La società nel suo programma di investimento di oltre 110 milioni di euro per la rigenerazione della stazione centrale di Stoccolma prevede un innovativo sistema geotermico per catturare e canalizzare il calore del corpo dei suoi 250mila pendolari al giorno.
Gli scambiatori di calore nel sistema di ventilazione permettono di convertire il calore corporeo in surplus in acqua calda, che sarà poi pompata per riscaldare gli uffici del palazzo Kungsbrohuset, sempre di proprietà Jernhusen, posto nelle vicinanze della stazione. Il piano, completato nel giugno 2012, comprende anche la sostituzione di tutte le luci della stazione con led, con l’obiettivo di ottenere la certificazione Green Building. Il sistema potrebbe ridurre i costi energetici del corpo uffici fino al 25% – un notevole risparmio considerando che in Svezia inverni sono particolarmente rigidi e il gas costoso. Un’iniziativa analoga è in corso nella Metropolitana di Parigi nella stazione di Rambuteau. Il calore generato dai passeggeri nelle piattaforme e nei corridoi, in combinazione con il calore del movimento dei treni, fornirà riscaldamento, mediante un impianto a pavimento, per un progetto di edilizia popolare, quale rabbocco della rete locale di teleriscaldamento. L’edificio, di proprietà di Paris Habitat, è collegato alla stazione tramite una scala in disuso, che ospiterà i tubi, eliminando i costi di scavo che, altrimenti, renderebbero il progetto troppo costoso. Come risultato, Paris Habitat prevede di tagliare la sua bolletta del riscaldamento fino a un terzo.