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Energy Made in Tuscany, il brand si consolida nei paesi Balcani e nell’Europa Centro Orientale

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La Toscana rilancia la cooperazione internazionale
Il Distretto delle Energie rinnovabili realizzato nell’area geotermica ha avviato una lunga serie di progetti, scambi e programmi che coinvolgono il pubblico e il privato, infittendo le occasioni di incontro nell’ambito dei già collaudati rapporti di cooperazione internazionale.

Fonte: CoSviG

Autore: CoSviG

E’ un autentico Prodotto Italia “ad alta tecnologia” che si esporta facilmente perché rappresenta il meglio della produzione in un settore strategico come quello delle Energie Rinnovabili

 

Il corteggiamento è stato lungo ma alla fine il matrimonio è stato celebrato: una regione, la Toscana, si confronta ed esporta il suo brand Energy Made in Tuscany. E’ una sfida che prende la via dei paesi Balcani e dell’Europa Centro Orientale, avviando una lunga serie di progetti, scambi e programmi che coinvolgono il pubblico e il privato, infittendo le occasioni di incontro nell’ambito dei già collaudati rapporti di cooperazione internazionale.

E’ un autentico Prodotto Italia che si esporta perché rappresenta il meglio della tecnologia in un settore strategico come quello delle Energie Rinnovabili e dell’uso diretto del calore endogeno, con esperienze particolarmente avanzate nell’utilizzo del fluido geotermico ad alta entalpia.

Due sono i progetti che, in questi giorni, i responsabili stanno perfezionando, con una serie di incontri a Belgrado e a Firenze. Si tratta di proposte che hanno grandi potenzialità di sviluppo e riguardano la Serbia e gli otto Paesi dell’Europa Centro Orientale dove sono state insediate le Comunità Geocom nell’ambito del programma Concerto. Nella città balcanica è previsto, venerdì 11 giugno prossimo ( ore 10,30) , una conferenza internazionale nella sede della Camera di Commercio Serba, a Belgrado, che avrà per titolo “Sfruttamento delle fonti geotermiche come motore per lo sviluppo economico sostenibile nella Repubblica Serba”. Saranno presenti rappresentanti locali delle regioni interessate al progetto, ma anche rappresentanti dei Ministeri dell’Ambiente italiano e serbo, operatori serbi di agenzie per l’efficienza energetica e dello sviluppo, rappresentanti di istituti di ricerca e università, istituzioni finanziarie, imprese del settore rinnovabili e in particolare del settore geotermico, oltre che COSVIG, CITT, CEGL e ICARO, promotori dell’iniziativa. Un ruolo operativo molto attivo è stato svolto dall’Ambasciata Italiana a Belgrado, grazie all’appoggio dell’Ambasciatore Armando Varricchio, che ha trasformato la conferenza in un atteso briefing di lavoro, arricchendo l’agenda già fitta di appuntamenti per la delegazione italiana composta anche da imprenditori toscani che incontreranno a Belgrado, le autorità locali. A margine dell’evento, è previsto, infatti, uno spazio aperto alle imprese toscane ( e non solo) piccole e medie che si pongono in una posizione competitiva alla ricerca di nuovi scenari e prospettive in un’area che ha grandi potenzialità di sviluppo, supportate dalle organizzazioni e dalle istituzioni negli incontri bilaterali volti a programmare eventuali future partnerships e progetti congiunti per lo sviluppo della geotermia, l’agricoltura sostenibile, l’uso delle biomasse, l’efficienza degli edifici, l’uso dell’energia eolica e solare, ecc..

Il secondo, lunedì 14 giugno a Firenze, alle ore 11,00, nella sala Conferenze dell’Hotel Mediterraneo (Lungarno del Tempio), si chiama GEOCOM PROJECT Geothermal Communities, un’iniziativa che rientra nel programma Concerto di cooperazione europea (VII programma quadro- tema 6-energia).

E’prevista la partecipazione dei rappresentanti delle Municipalità di Kocani (Repubblica di Macedonia), Galanta (Slovacchia),Istituto di Ricerca Paas Meeri (Scienze della Terra) di Cracovia ( Polonia),Municipalità di Mszczonow ( Polonia), Municipalità di Subotica (Serbia),Geonardo Budapest (Ungheria), MAGA, Accademia delle Scienze (Macedonia),Università di Szeged (Serbia),Municipalità di Morahalom (Ungheria),Città di Sacueni (Romania).

La Regione Toscana sarà rappresentata dall’Assessore all’Ambiente Anna Rita Bramerini. All’incontro partecipano anche i vertici della Provincia di Grosseto e del CoSviG ( Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche), il partner Softech/Politecnico di Torino oltre al sindaco di Montieri, Marcello Giuntini, Comune vincitore del Progetto internazionale..

 

Progetti, come nel caso dell’accordo con la Serbia, che consentono di definire e realizzare azioni in grado di favorire uno sviluppo socio economico basato sulla valorizzazione strategica delle risorse energetiche rinnovabili e sul coordinamento delle azioni di stimolo di nuove iniziative di sviluppo nell’ambito di una programmazione territoriale integrata.

L’interesse è enorme, anche perché sono stati subito colti gli obiettivi in settori strategici come la produzione energetica che conta molto per il business ed attira, come è facile immaginare, l’interesse di imprenditori italiani che sapranno adeguarsi ad un mercato tra i più aperti. Il progetto si ispira all’iniziativa toscana del Distretto delle Energie Rinnovabili, oggi alla ribalta internazionale per essere tra le più significative esperienze a livello europeo sulla sostenibilità ambientale e l’utilizzo della geotermia. I rappresentanti dei Distretti di Jablanica e Pcjnia (Serbia meridionale), dopo aver sancito formalmente l’avvio delle relazioni di scambio, stanno studiando il voluminoso dossier preparato dai tecnici del Co.Svi.g. che unitamente ai rappresentanti della CCIAA di Siena, della Società Icaro (le trattative sono state seguite direttamente dal presidente del Co.Svi.g.Piero Ceccarelli) hanno avviato relazioni di scambio e collaborazione con la Camera di Commercio di Leskovac e le municipalità di Medvedza, Vranje e Bujanovac (distretti di Jablanica e Pcinja), molto attratte dalle potenzialità delle aziende toscane, in particolare della provincia di Pisa, Siena e di Grosseto che dispongono di un collaudato know how.

Il progetto ambizioso per la Serbia tiene conto del giacimento dei fluidi a medio-alta temperatura, di sicuro interesse in un comprensorio che ha sviluppato finora la risorsa soltanto nel termalismo, trascurando l’utilizzo a fini energetici, termici ed elettrici e negli usi diretti del calore endogeno. Appaiono comunque evidenti le enormi risorse di biomassa forestale che caratterizza l’area: legname in parte esportato ed utilizzato nell’industria del mobile locale.

Ma la partita è ancora aperta: il pacchetto di proposte potrebbe non riguardare soltanto lo sviluppo di nuove tecnologie, ma un’autentica cooperazione internazionale che potrà toccare altri settori con il proposito di creare nuovi posti di lavoro e rilanciare l’economia, senza escludere scambi culturali o di altro genere. L’obiettivo è di consentire allo Stato dei Balcani, uscito martoriato dalla guerra, la promozione di una politica energetica orientata sulle rinnovabili, producendo energia pulita in una vasta area al confine con il Kosovo, copiando dal modello toscano fino a pensare di estendere questa iniziativa anche in altre parti del paese.

Il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree geotermiche, all’interno delle esperienza del Distretto delle Energie Rinnovabili della Toscanaa, contribuirà, proponendo indicazioni sulla valorizzazione energetica delle risorse dell’area interessata. “ La Regione– ha detto l’Assessore alla tutela ambientale e all’energia, Annarita Bramerini- seguirà con estremo interesse gli sviluppi della collaborazione con la Serbia nel campo della promozione energetica, intensificando i rapporti di cooperazione internazionale, peraltro già avviati anche per altri progetti”.

Altra storia, anche se di grande prestigio internazionale, il programma Concerto. Per una serie di coincidenze è previsto un meeting in Toscana nello stesso periodo, qualche giorno dopo la trasferta a Belgrado. Sempre di cooperazione europea si tratta. Quest’ultimo progetto, che coinvolge 8 paesi europei, inserito nel VII programma quadro-tema 6-energia che, nei dettagli, si chiama Geothermal Communities.

In Italia è risultato promosso un piccolo paese delle Colline Metallifere: Montieri, nel Grossetano, che potrà disporre di un milione di Euro come finanziamenti messi a disposizione dalla Commissione Europea da utilizzare nell’ambito delle attività connesse alla realizzazione di un modernissimo impianto di teleriscaldamento geotermico.

L’iniziativa è stata avviata sempre dal Co.Svi.G. (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche) in sinergia con Softech Total Environmental Action (un gruppo di ricercatori afferenti al Politecnico di Torino) che, come soggetto coordinatore del progetto internazionale, ha contribuito alla realizzazione di una piattaforma operativa unica a livello europeo, anche grazie al collaudato know-how del Consorzio di sviluppo delle Aree geotermiche.

Il progetto, avviato sulla scia del forte impegno assunto dalla Commissione europea per sollecitare la riduzione dell’uso di combustibile fossile e al fine di contribuire in modo attivo al raggiungi-mento degli obiettivi dei piani d’azione sul clima così come all’obiettivo 20 – 20 – 20, mette in campo azioni innovative ed integrative di prim’ordine nel settore energetico per arrivare all’organizzazione di comunità sostenibili. Il programma presentato a Firenze, che prevede una serie di sopralluoghi ed incontri nel distretto delle energie rinnovabili, si chiama, come si è detto, GEOCOM PROJECT Geothermal Communities. L’iniziativa riguarda progetti individuati in tre sitipilota- in Slovacchia, Ungheria e Italia – che dovranno ( quasi per un gioco di parole ) funzionare sulle “note” classiche della concertazione nell’ambito della sostenibilità ambientale, mettendo l’accento sull’approccio integrato per arrivare a soluzioni che effettivamente riducono nel modo più economico possibile le emissioni di CO2.

 

In sostanza Co.Svi.G (Consorzio Sviluppo Aree geotermiche) dovrà far comprendere l’importanza di un progetto così ampio e innovativo che tiene conto delle valenze ambientali e del tessuto urbano e dovrà occuparsi della formazione dei tecnici, mentre il Politecnico di Torino dovrà armonizzare gli interventi con il contesto storico e paesaggistico nei luoghi dove le esperienze e le prospettive sono particolarmente significative.

La risorsa geotermica (per il cui utilizzo saranno previsti sistemi innovativi), come indica la norma europea, dovrà, comunque, essere integrata con le altre fonti di energia (solare, biomasse, eolico, ma anche con interventi di efficienza energetica).

Per quanto riguarda il progetto italiano, Montieri, 1246 abitanti, da Mons Aeris ( Monte del rame) noto già al tempo degli Etruschi per i suoi giacimenti di rame e argento (la località dista circa 58 chilometri dal capoluogo, Grosseto), è l’unica realtà italiana ad aver vinto un programma Concerto quest’anno e il contributo che riceverà dall’iniziativa si aggira, come si è visto, intorno al milione di euro, da utilizzare nell’ambito delle attività complementari connesse alla realizzazione della rete urbana di teleriscaldamento che sfrutterà il vapore endogeno.

 

Un progetto che avvicina all’Europa

 

Il piccolo paese, dalle origini antiche (che fa parte della Comunità montana delle Colline metallifere) diventa quindi una Comunità CONCERTO, entrando di diritto in quell’esclusivo “club” formato da realtà simili di altri paesi europei, costituito attorno ad un gruppo multidisciplinare di respiro internazionale, che presto entreranno a far parte di una rete permanente di località interessate in uno sfruttamento sostenibile della risorsa geotermica. Inoltre, i sindaci saranno chiamati a continuare ad operare anche dopo il periodo di fondazione delle Geothermal Communities stabilito dalla Comunità Europea.

E’ motivo di grande orgoglio per una piccola comunità come quella di Montieri – afferma il Sindaco Marcello Giuntini – partecipare, unica municipalità in Italia, ad un progetto così innovativo.”

Le esperienze concrete finora condotte a livello europeo hanno già consentito di raggiungere grandi successi – spiega il professor Roberto Pagani, coordinatore del progetto europeo – Finora sono state create 45 comunità in 18 paesi e crescente è il numero di attori coinvolti nei progetti CONCERTO. Inoltre, i cittadini sono sempre più consapevoli dei benefici derivanti da questa iniziativa”.

L’iniziativa CONCERTO – sottolinea il professor Pagani – è uno straordinario esempio di come possa essere realizzata su scala europea la combinazione del concetto di zona a basso consumo energetico con quello di approvvigionamento energetico sostenibile”.

In sostanza, ogni comunità affronta le proprie specifiche esigenze e sviluppa soluzioni correlate a tutta una serie di misure che vanno dalla ristrutturazione di edifici esistenti alla costruzione di eco-edifici ad alto rendimento e a sistemi energetici che usano risorse rinnovabili per approvvigionare intere zone con energia proveniente da risorse energetiche rinnovabili, con conseguente riduzione dell’uso di combustibili fossili e delle emissioni inquinanti.

Successivamente il progetto integrerà al proprio interno, come partner, un più ampio numero di città (dalla Serbia, Romania, Polonia e ancora dall’Italia) che già dispongono di sistemi geotermici funzionanti, che però necessitano l’adozione di nuove tecnologie (ad esempio il sito di Oras Sacueni in Romania) oppure hanno bisogno di implementare nuovi sistemi da zero con l’aiuto dei partner del progetto (ad esempio Subotica in Serbia).

Non è la prima volta che affrontiamo con successo i progetti di cooperazione internazionale – dice Piero Ceccarelli, presidente del Co.Svi.G. – Il programma CONCERTO, come pure l’accordo con la Serbia, ci apre nuovi orizzonti:è prevista, tra l’altro, una collaborazione transfrontaliera nell’utilizzazione dell’energia geotermica, attraverso anche la realizzazione di un modello 4D del serbatoio geotermico lungo il confine Serbo/Ungherese che, in parole semplici, rappresenta una mappatura della risorsa non ancora conosciuta. Il risultato delle attività progettuali sarà disseminato in maniera diretta e mirata attraverso un programma di formazione organizzato a livello dei responsabili delle singole municipalità europee. Tutto questo non ci pare poco!”.

Ci si attende che, attraverso un tale sistema di azioni pilota ad alta visibilità, combinate con la ricerca (la Toscana mette a disposizione due strutture del Distretto energetico:il Citt, Centro internazionale per il trasferimento dell’innovazione tecnologica e il Cegl, Centro di eccellenza per la geotermia di Larderello) e gli sforzi di diffusione e disseminazione (l’azione di promozione si svilupperà in Islanda, Slovacchia, Polonia, Macedonia, Romania e Serbia), gli investimenti nei sistemi geotermici possano ricevere un consistente incremento e che questo incremento a sua volta spinga nella direzione di uno sviluppo maggiormente consapevole e sostenibile.