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Energia: «In Toscana non soffia più il vento»

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Legambiente e Verdi accusano la Regione di ostacolare l’eolico in luoghi senza vincoli paesaggistici

Fonte: la Nazione

Autore: Sandro Bennucci

SI È RIVISTO Fabio Roggiolani, un tempo l’«uomo forte» dei Verdi toscani. Non ha più il seggio in Consiglio regionale, ma conserva grande sensibilità per le questioni che ha portato avanti quando s’infervorava in aula, magari sfoggiando la cravatta sul collo nudo, senza camicia, per protestare contro l’obbligo di «giacca e cravatta».
Oggi, nella veste di rappresentante dei «Liberi imprenditori ecologisti», Roggiolani protesta di nuovo perché vede bloccare, o «impantanare», i progetti dell’energia del vento, da assessori e consiglieri del centrosinistra, gli alleati dei bei giorni a Palazzo Panciatichi.
Così, ieri mattina, è intervenuto anche lui alla conferenza stampa di Legambiente che in sostanza voleva essere un atto d’accusa contro la Regione: colpevole di aver stoppato, nei giorni scorsi, tre impianti per l’eolico previsti in aree senza vincoli ambientali. Il quarto è stato invece fermato dalla soprintedenza ai beni ambientali e paesaggistici.
Secondo Piero Baronti, presidente di Legambiente della Toscana, «La Regione ha commesso un errore, ha fatto un passo indietro, e ora deve chiarire quali sono le sue reali intenzioni nello sviluppo dell’eolico».
Perché, secondo Baronti, c’è un altro vulnus nel comportamento regionale: ossia il mancato recepimento delle linee guida nazionali sulle fonti rinnovabili. E proprio su questo punto ha insistito anche l’«esperto», ossia Edoardo Zanchini, responsabile nazionale energia di Legambiente Edoardo Zanchini, partendo però dalla cronaca dell’arrabbiatura ecologista: «Nei giorni scorsi sono stati bocciati i progetti di tre impianti eolici proposti a Pontremoli (Massa), Badia Tedalda (Arezzo)e Firenzuola (Firenze), ai quali si aggiunge lo stop della soprintendenza a quello di San Godenzo (Firenze). E’ un pessimo segnale e soprattutto, a preoccupare sono le motivazioni dello stop ai progetti e la mancanza di qualsiasi confronto trasparente e pubblico con le aziende e con i comuni». Non basta. Ancora Zanchini: «E’ stato deciso di bocciare i progetti con motivazioni debolissime e che dicono un no pregiudiziale agli impianti eolici. Per questo chiediamo al presidente, Enrico Rossi, e all’assessore Bramerini di fare chiarezza».
Mentre a Mauro Romanelli, consigliere regionale di Fds e Verdi, sembra di notare «un’eccessiva e sospetta severità verso i progetti di energie rinnovabili da parte degli uffici regionali preposti alla valutazione di impatto ambientale, anche in considerazione del fatto che gli stessi uffici hanno dato il via a tunnel, inceneritori, rigassificatori, e all’autostrada tirrenica che non sono certo meno impattanti».
Quindi è stata la volta di Roggiolani, vulcanico come in passato: «Fare le energie rinnovabili, in Toscana, sembra diventato un percorso a ostacoli. Ma la Regione sa che rischiamo di perdere investimenti per 500 milioni di euro, capaci di coprire un quinto del fabbisogno energetico toscano? Non facciamo finta di volere le rinnovabili se poi si decide di bloccarle».
Ma di energie rinnovabili si parlerà anche oggi in Consiglio regionale. Dove sarà discussa in aula la legge sulle aree per il fotovoltaico.
sandro.bennucci@lanazione.net