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Edilizia e Geotermia: un nuovo trend dal Giappone?

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Non solo bassa entalpia, ma case costruite interamente dentro la montagna.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Il Giappone, anche se è un arcipelago di isole, è un paese prevalentemente montuoso, con i rilievi che coprono circa il 75% della superficie nazionale. Morfologia che rende complicata la ricerca di nuove aree edificabili da urbanizzare. Una soluzione sembra sia stata trovata dall’architetto Keita Nagata e con ottimi risultati, sia di inserimento paesaggistico che di rendimento energetico. Una delle più importanti agenzie immobiliari nipponiche sta pubblicizzando la realizzazione di una nuova lottizzazione (sette unità abitative all’interno del complesso residenziale che si trova ai piedi del Monte Mineyama a Takamatsu, nella prefettura di Kagawa , nel sud del Giappone.

L’idea geniale secondo alcuni- è quella di inserire gli edifici all’interno della montagna, con le abitazioni quasi completamente circondate dalla terra, come si vede bene dalle foto e dal progetto pubblicato sul portale web dell’agenzia. Questa soluzione consente di trarre il massimo dalle condizioni geologiche del sito: non solo la terra che circonda le case permette una temperatura base (e costante) di circa 60 gradi Fahrenheit (15,5° C.) ma un sistema di tubi di riscaldamento e raffreddamento sono stati predisposti nella fase di costruzione e consentono, attraverso l’uso di pompe di calore geotermiche, il raggiungimento di temperature ottimali e personalizzate.

L’Immobiliare Japan parla di un ulteriore "strato isolante di aria tra la parete interna, così come per il soffitto e pavimenti, che impedisce il movimento di calore per convezione, simile al modo in cui funzionano le bottiglie thermos".

Il complesso residenziale "Miyawaki Gurindo" ha richiesto due anni e mezzo per essere completato nella sua interezza e si sviluppa su cinque piani sfalsati. Il tetto di ogni unità serve come giardino per l’unità del piano successivo. Nagata è riuscita a contenere i costi di costruzione adattando le unità immobiliari alla forma naturale del terreno, piuttosto che livellare il sito e costruire un muro di sostegno. L’architetto rassicura anche sulla solidità delle abitazioni in caso di terremoti, dato che i muri sono in cemento armato. Le dimensioni degli appartamenti variano da circa 95 metri quadrati a circa 240. I costi? L’affitto per le unità più piccole è di circa 500 euro al mese mentre per quelli più grandi si parla di 1.000 euro al mese.