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Bjork in campo per difendere la geotermia islandese

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L’energia geotermica è una patrimonio nazionale dell’Islanda. E tale deve restare. Con questa motivazione è scesa in campo anche Björk, la regina del pop islandese.

Fonte: ZeroEmission.tv

Autore: ZeroEmission.tv

Nel mirino dell’eccentrica cantante – scriveva ieri il Financial Times – un accordo controverso da 322 milioni di euro per l’acquisizione da parte della canadese Magma Energy di una delle principali società energetiche islandesi. Si tratta del più importante affare concluso nel paese dopo il crollo del sistema bancario dell’isola nel 2008 in seguito alla crisi economica. Un accordo che, stando al FT, minaccia persino di destabilizzare il fragile governo di coalizione del paese.

 

Secondo Björk l’energia geotermica, una delle risorse naturali più preziose dell’Islanda, dovrebbe restare “pubblica” e ha chiesto al governo di
annullare la vendita di HS Orka, che produce quasi un decimo della potenza islandese. “Questo accordo puzza di quegli stessi trascorsi di corruzione che ci hanno portato al crack bancario”, ha scritto Bjiork in una e-mail indirizzata al quotidiano finanziario. Per il Financial Times non c’è alcuna evidenza che la società canadese abbia commesso illeciti. Ma l’accordo ha provocato una protesta diffusa nell’opinione islandese che ora rischia di travolgere il governo di centro-sinistra, favorevole (almeno finora) all’acquisizione, nonostante l’opposizione di alcuni membri della coalizione.

 

Björk ha detto che il paese dovrebbe utilizzare le sue enormi competenze nello sfruttamento dell’energia geotermica per contribuire a creare un "nuovo rapporto tra natura e tecnologia”. Secondo i termini dell’acquisizione, previsto per il completamento di questo mese, Magma Energy avrebbe il diritto di sfruttare le risorse geotermiche, sulla penisola di Reykjanes, a sud-ovest di Reykjavik, per i prossimi 65 anni, con la possibilità di una proroga di altri 65. La società ha tuttavia replicato al FT di essere disposta a ridurre il periodo di tempo e anche a vendere una quota fino al 25 per cento ai fondi pensione islandesi. E ha aggiunto di avere in programma investimenti per circa 560 milioni di dollari per i prossimi sei anni per raddoppiare la capacità di generazione.