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Bandiere arancioni tra i borghi geotermici

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Castelnuovo Val di Cecina e Pomarance portano a 35 il numero dei comuni che in Toscana hanno ricevuto il marchio turistico ambientale del Touring Club Italiano

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Sono giunti a 35, sui 180 in tutta Italia, i comuni toscani che possono issare la Bandiera arancione, l’ambito riconoscimento del Touring Club Italiano (TCI) rivolto alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità e dove si è riusciti a far convivere tradizione e innovazione nel rispetto del territorio.

Grazie alle due new entry Castelnuovo Val di Cecina e Pomarance, entrambi borghi della Provincia di Pisa che appartengono al distretto delle energie rinnovabili, che hanno ottenuto il marchio di qualità turistico ambientale del TCI.

Il Programma territoriale Bandiere arancioni, in coerenza con i principi su cui si fonda il TCI, promuove la conoscenza di luoghi poco conosciuti ma di grande pregio e stimola il viaggiatore a visitare questi luoghi assaporandoli, ma al tempo stesso avendone cura proprio perché preziosi.
Per ottenere questo ambito riconoscimento è necessario che i comuni dimostrino di rispettare diversi criteri tra i quali: la valorizzazione del patrimonio culturale, la tutela dell’ambiente, la cultura dell’ospitalità, l’accesso e la fruibilità delle risorse, la qualità della ricettività, della ristorazione e dei prodotti tipici. Il marchio della bandiera arancione ha
validità biennale e richiede il mantenimento dei requisiti nel tempo.

La Bandiera arancione è uno degli strumenti con il quale il TCI garantisce ai turisti qualità e accoglienza e alle località uno strumento di valorizzazione.

«I criteri di valutazione sono rigidi- ha dichiarato il sindaco di Castelnuovo Val di Cecina, Alberto Ferrini, felice per il prestigioso riconoscimento ottenuto dal Comune- ma non si tratta di un punto di arrivo. Dovremo impegnarci per mantenere il riconoscimento e lavorare sugli aspetti più critici.»

«Non si tratta di una medaglia – ha aggiunto Ferrini – ma di un modo per metterci in gioco. Un riconoscimento che mette in luce le potenzialità turistiche del territorio e le scelte concrete che ha fatto l’amministrazione, come il laghetto balneabile a Sasso Pisano».

Un intervento che sfrutta le risorse geotermiche del territorio per farne una piscina termale e quindi motivo di attrazione turistica,

E, infatti, proprio “presso la frazione Sasso – si legge sul sito delle Bandiere arancioni del Touring Club – ove ha inizio la vallata del fiume Cornia, è possibile osservare gli inconsueti fenomeni naturali delle putizze (esalazioni fredde di gas) e delle fumarole” (emissioni gassose accompagnate da vapore) espressioni dell’intensa attività geotermica che caratterizza il sottosuolo di queste zone da millenni e dove è inoltre situato un complesso archeologico con i resti di un antico impianto termale etrusco.”

L’altra bandiera arancione da poco assegnata è andata al comune di Pomarance, che si legge sempre sul sito del Toring club, “sorge in uno dei paesaggi più affascinanti e particolari della Toscana, ovvero nella cosiddetta Valle del Diavolo, così denominata per la presenza dei soffioni boraciferi e dei “lagoni” (emanazioni gassose da piccole cavità, generalmente piene d’acqua) che da secoli rappresentano la manifestazione più evidente e superficiale dell’intensa attività geotermica che caratterizza il sottosuolo di queste zone.”

Anche la geotermia o per meglio dire il modo con cui l’amministrazione ha saputo promuoverla si ritrova, quindi, tra le motivazioni per l’assegnazione della Bandiera arancione.

Si legge, infatti, sul sito che “la località si distingue inoltre per l’efficiente servizio di informazioni turistiche, grazie all’ufficio dedicato, accogliente e ben segnalato e per la varietà e qualità dell’offerta turistica. Numerose e varie sono le tipologie di strutture ricettive presenti sul territorio, buona inoltre, è la promozione delle risorse turistiche ed in particolare dell’energia geotermica.”

Del comune di Pomarance fa parte, infatti, Larderello che deve il nome al francese François-Jacques de Larderel che vi avviò la produzione su scala industriale dell’acido borico e dove è stata messa in funzione la prima centrale al mondo per la produzione di energia elettrica da fonte geotermica. La storia dell’energia geotermica in tutti i suoi aspetti, dalla ricerca alla perforazione ai diversi sistemi di utilizzazione del fluido geotermico per produzione di energia elettrica, termica e meccanica in Toscana è ricostruita passo passo nel Museo della Geotermia, che ha sede proprio a Larderello.

Attraverso plastici, antichi strumenti di perforazione e immagini, si può comprendere la geotermia, la sua evoluzione tecnico-industriale e l’evoluzione della ricerca in questo settore.