L’indiana Thermax ha firmato un memorandum di intesa con l’Agenzia per lo sviluppo energetico del Maharashtra (Stato dell’India centro-occidentale) per valutare in dettaglio la disponibilità di risorse geotermiche ad alta temperatura nella regione del Konkan e realizzare un impianto pilota per la generazione elettrica da 5 MW. Per l’India si tratta di una novità di rilievo, perché, pur essendo stata tra i primi Paesi asiatici ad interessarsi dello sviluppo dell’energia geotermica (fin dal 1970), non ha poi concretamente messo mano ad alcun progetto. Solo lo scorso agosto è stato approvato nell’ Andhra Pradesh un primo progetto geotermico da 25 MW, la cui realizzazione è stata annunciata immediata. Tuttavia Thermax afferma ora che il proprio impianto sarà il primo ad essere realizzato in India. Secondo fonti governative l’India dispone di un potenziale geotermico accertato in grado di alimentare almeno 10.000 MW elettrici. Tali valutazioni si basano però sulle prospezioni realizzate negli anni ’70, quando l’interesse era limitato solo ai campi a vapore ad alta temperatura (200 gradi centigradi o superiore). Il Servizio geologico dell’India (GSI) accertò comunque la presenza di almeno 350 siti con tali caratteristiche in 7 distretti geologici. Con il via libera dato al memorandum d’intesa per l’attività di esplorazione nel Maharashtra il governo intende aprire anche per l’India, sull’esempio di altri paesi asiatici (in particolare Filippine e Indonesia), il capitolo dell’energia geotermica all’interno della strategia di sviluppo delle fonti rinnovabili. "La missione nazionale che abbiamo di garantire la sicurezza energetica – ha dichiarato al riguardo il Vice Presidente dell’India, Hamid Ansari – ci spinge di esaminare seriamente tutte le opzioni energetiche nuove e rinnovabili".
