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«Bagnore 4, una risorsa per le imprese»

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L’Amiata si apre con interesse alla nuova centrale. Ulivieri: «Quella di Enel è una carta da giocare bene per rilanciarsi»

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: Fiora Bonelli

MONTE AMIATA «Disponibilità di Enel Green Power e grande interesse dell’imprenditoria locale amiatina». Il messaggio che arriva dal territorio produttivo è forte e chiaro: la costruzione della nuova centrale di Bagnore 4 è un treno sul quale l’Amiata della crisi deve salire. Le ditte, soprattutto quelle legate alla costruzione e all’edilizia che giovedì mattina, in numero consistente, erano al meeting con Enel Green Power e istituzioni, hanno mostrato nei confronti dell’operazione da 123 milioni di euro, un grandissimo interesse. Maurizio Pellegrini, coordinatore Cna per l’Amiata, anche lui presente all’incontro, lo spiega con una certa soddisfazione: «L’operazione sembra partita bene. Da parte di Enel c’è stata la massima disponibilità a coinvolgere l’imprenditoria locale in questa grande costruzione geotermica. Io -riferisce Pellegrini – ho detto in sede di riunione, che non eravamo andati a presentare il conto a Enel Green Power, perché eravamo fra quelli che abbiamo sempre visto la geotermia più come una risorsa che come un problema, rispettando, naturalmente, come l’ottenimento dell’autorizzazione unica dimostra, tutte le prescrizioni e le regole. Le aziende locali potranno trovare in questa operazione una vera e propria boccata di ossigeno di prim’ordine, che in uno scenario di crisi come quello che stiamo vivendo non è un valore aggiunto, ma un valore sostanziale». Di interesse per il territorio parla anche il presidente dell’Unione Amiata grossetana Franco Ulivieri, ma le sue considerazioni vanno oltre e si configurano anche come appello «a chi non condivide la scelta geotermia e l’ha osteggiata a lungo. Noi ci aspettiamo molto da Enel – afferma Ulivieri – Questa è una vera scommessa, in questo momento una delle poche carte da giocare per il nostro territorio. Comprendo che molti, da anni, sono portatori di idee diverse, idee che sono servite molto a creare le condizioni perché oggi questa centrale possa sorgere in Amiata, fornita di tutte le carte in regola e con piena disponibilità di Enel. Faccio dunque appello al buon senso di tutti in modo che si possa fare fronte unico per permettere a questa Amiata di rinascere». Tutte le richieste fatte, d’altra parte, sono state accolte da Enel Green Power. «Siamo consapevoli che questo è uno dei passaggi che nel territorio lascerà il segno, ma credo che sia il caso di sottolineare che in questo momento ci vuole fiducia reciproca – aggiunge Olivieri – Dunque il mio messaggio è un invito a comportamenti e riflessioni animate da buon senso e da buona volontà. Una scelta siffatta si mette in campo sia per l’interesse del territorio che per stare dentro a quel processo di sfruttamento di energie rinnovabili che riguarda la gran parte della nostra nazione. Osteggiarlo non lo riteniamo opportuno. A fronte, infatti, di un percorso lunghissimo e pieno di ostacoli, crediamo adesso che vi siano le condizioni per dire sì. Va da sé che nel momento in cui certe prescrizioni non fossero messe in atto, non staremmo con le mani in mano».