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Abbadia San Salvatore. Una Misericordia fondamentale per l’Amiata, in un contesto di cambiamento della Sanità Toscana

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Nata nel 1874, la Confraternita badenga si pone tra le più attive della provincia senese e dell’Amiata.
Da risolvere alcune criticità relative alle chiamate del 118 frutto anche della riorganizzazione dei servizi sanitari della Toscana con la creazione dell’Area Vasta e la Centrale unica del 118

Fonte: AmiataNews.it

Autore: Marco Conti

Abbiamo fatto visita,  alcuni giorni fa, alla Confraternita di Misericordia di Abbadia San Salvatore, che, come dimensioni in termini di personale e di struttura generale, è sicuramente la Misericordia dell’Amiata più importante, rivestendo comunque un ruolo fondamentale nel raccordare le strutture sanitarie della provincia senese col territorio competenza, anche in virtù a una riorganizzazione più generale della Sanità Toscana, che ha visto l’introduzione dell’Area Vasta (l’Azienda USL Toscana Sud-Est) e da più di un mese la centrale unica del 118.

Una Misericordia, che, anche per questi motivi, oltre a quelli ormai strutturali, dovuti anche alla crisi economica generale, affronta con difficoltà giornaliere il prestare i propri servizi di assistenza e conforto ai bisognosi, in una veste, che se in origine era quella tipica della Confraternita, da anni deve avere una gestione anche imprenditoriale, capace di sostenere le spese per svolgere i propri servizi attraverso dipendenti, mezzi e strumentazioni, accompagnata dal fondamentale lavoro da parte delle decine di volontari che, ogni giorno, e spesso per l’intero giorno, si adoperano verso il prossimo, seguendo i principi fondatori cristiani e misericordiosi di questo storico patrimonio sociale.
D’altronde gli ampi spazi della struttura, che ospita anche i servizi di AGAPE e uffici di altre Associazioni come, ad esempio l’AVIS, sono anch’essi una testimonianza: sala convegni e di formazione, uffici amministrativi, garage per i circa venti automezzi, un’ampia officina e  spazi per rimessaggi vari, sono evidente motivo di corretta gestione, con attenta e costante manutenzione.

“Come Misericordia di Abbadia – ci dice il Consigliere Viro Pacconi – cerchiamo di tener sotto controllo l’intera struttura che, pur nascendo da principi cristiani e misericordiosi, va considerata, oggi, una vera e propria azienda, visto il personale impiegato (12 persone in totale), i volontari (circa 70 quelli attivi), la strumentazione, la sede, il parco mezzi e i servizi logistici interni. Dobbiamo stare attenti a garantire i nostri servizi in maniera costante, verso coloro che ne hanno bisogno, scopo della nostra attività, con atteggiamento accorto e un monitoraggio costante, con controlli periodici sull’andamento finanziario e gestionale in genere. In particolar modo negli ultimi anni – continua Pacconi – cerchiamo di razionalizzare le spese per far fronte ad entrate non sempre favorevoli, attraverso una razionalizzazione delle spese interne di gestione, garantendo e cercando di migliorare comunque i nostri servizi al cittadino, in modo da arrivare quantomeno al pareggio di bilancio, superando alcune difficoltà avute, sotto questo aspetto,negli anni precedenti.”

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“La Misericordia di Abbadia San Salvatore – ci dice l’economo Mario Muratori – si occupa anche di servizi cimiteriali nel comune di Abbadia San Salvatore, attraverso una società esterna (AGAPE), controllata dalla stessa Confraternita, che le permette, di essere, per quanto ne sappiamo, l’unica nella provincia di Siena a rispettare, nella sostanza, la normativa vigente, che prevede che una Onlus non possa svolgere servizi cimiteriali commerciali, tali da avere una prevalenza bilancio. La divisione tra la parte “Onlus” e quella commerciale, ci permette dunque di operare con serenità e garanzia verso chi usufruisce di questo servizio.”

“Sono circa 70 i volontari attivi ad Abbadia – ci ricorda il consigliere Viro Pacconi – Ultimamente, abbiamo qualche difficoltà in relazione ad alcune decisioni della USL. Il problema del volontariato nasce anche dalla situazione geografica, vista la posizione periferica dell’Amiata rispetto ai poli sanitari della provincia (Siena, Montepulciano), a cui aggiungere le difficoltà derivanti durante il lungo periodo invernale amiatino, il protrarsi della chiusura di importanti arterie viarie e la presenza di situazioni di pericolo dovute al dissesto idrogeologico di tutta l’area circostante.”

In termini di prestazione dei servizi di pronto soccorso, certamente, uno degli aspetti che più stanno incidendo nell’organizzazione della Misericordia di Abbadia San Salvatore, è la difficoltà nella gestione delle due autovetture PET 118.
“Si, questo è un aspetto molto importante – ci conferma Muratori – La nostra associazione, prevede una macchina H24, attiva appunto tutto il giorno. Dal 1 Ottobre 2015, abbiamo a disposizione anche una seconda macchina, attiva 12 ore, dalle 8 di sera alle 8 di mattina, la cui presenza sarebbe quella di supporto nel caso quella H24 fosse impegnata. Il problema è che Abbadia è l’unica Misericordia ad avere questo tipo di servizio notturno nell’area amiatina, per cui, i volontari, non sempre se la sentono di affrontare lunghi viaggi di notte, visto che la maggior parte di loro, al mattino si reca al lavoro. Per svolgere attività di pronto soccorso, occorrono persone specializzate per garantire un servizio professionalmente e qualitativamente valido. Cerchiamo di formare i nostri volontari, così da avere un grado di preparazione sempre più adeguato alle necessità, così da poter essere di supporto al personale predisposto a questo delicatissimo tipo di intervento.”

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“Proprio per questi giorni è stato concordato un incontro con la USL per affrontare complessivamente la situazione riguardante l’utilizzo della seconda macchina. E’ assolutamente necessario far fronte al più presto a questa esigenza reale – continua l’economo della Misericordia –  così da poter utilizzare la seconda macchina per gli scopi originari, ovvero gli interventi in situazioni di urgenza nel caso in cui la prima fosse impegnata e non per altri, come oggi accade. Abbiamo comunque il supporto di Siena Soccorso, il punto di coordinamento di riferimento delle Misericordie provinciali, in un momento di riorganizzazione generale del sistema sanitario con l’istituzione dell’Area Vasta (Toscana Sud-Est); un supporto importante, visto che, nella riorganizzazione, rientra anche una revisione della gestione delle emergenze/urgenze.”

“Dobbiamo ricordare che in tutta l’Amiata e nella provincia senese, solamente Abbadia San Salvatore ha una seconda macchina per le urgenze 118 che viene utilizzata anche per i servizi dell’Amiata grossetana – sottolinea Mario Muratori – Un servizio richiesto da pochissimo tempo, che ci ha colto un po’ impreparati; gli operatori, ad esempio, non conoscono nel dettaglio la toponomastica dei centri abitati amiatini e, in particolar modo, hanno difficoltà a raggiungere e soccorrere residenti nelle campagne o in montagna. Se avessimo saputo per a tempo di dover operare anche nell’area grossetana, potevamo provvedere a queste difficoltà, attraverso l’acquisto di sistemi GPS o appositi tablet con stradari, invece di lavorare con le difficoltà avute soprattutto nel periodo delle festività natalizie. Ogni modo, il discorso è complessivo per tutte le tipologie di codice d’urgenza , non solo per il “rosso” o il “giallo”, ma anche per il meno urgente codice “verde”.

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Il sistema con cui lavora il 118 si chiama “Emaweb”, che vede la gestione diversificata dei dati anche ai fini statistici. La parte che ci riguarda, è quella dedicata alle rendicontazioni dei servizi di urgenza/emergenza e ordinari. Con l’uso improprio dell’autovettura, c’è una discordanza di informazioni con i nostri sistemi informativi, visto che la seconda macchina 118 viene conteggiata come servizi ordinari.

A testimonianza, il significativo aumento degli interventi, che sono passati da 1240 nel 2015 a 1510 nel 2016 dove, solamente raffrontando i relativi mesi di Dicembre, sono passati da circa 100 a circa 190 interventi, con impiego costante di personale qualificato, anche a sopperire assenze di chi impegnato in altre urgenze.

“Siamo dunque in forti difficoltà nella gestione dell’impiego della seconda macchina del 118; – ci dice ancora Muratori – se non dovessimo avere risposte concrete dalla USL in tal senso, si rischierebbe di sospendere questo servizio a partire dal prossimo 9 Febbraio. Non è una questione di costi, seppur aspetto importante, ma lo facciamo per dare un ulteriore servizio alla comunità; anche se il costo è superiore al guadagno (ad oggi la seconda autovettura è una perdita economica per la Misericordia), siamo sempre andati avanti: siamo la Misericordia e non possiamo basarci soltanto sul dare e l’avere. Ma il problema principale è che i dipendenti non sopportano più questo ritmo.”

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“La soluzione ideale qui in Amiata, sarebbe che un’altra Misericordia adottasse il servizio di una seconda macchina H24 strutturata, anche in virtù della differenza dei tempi di partenza della prima e della seconda macchina (entro 3 minuti la prima ed entro 20 minuti la seconda).
Un’altra possibilità risolutiva, potrebbe essere quella di assumere due ulteriori dipendenti fissi o quattro a tempo determinato per la notte, non a nostro carico, in quanto non abbiamo le risorse economiche per poter sostenere altre spese del genere. A livello di sostegni esterni, ricordiamo che non ci troviamo in una zona così ricca di grandi imprese che possano in qualche modo contribuire a sostenerci in questo e che siamo inseriti da anni ormai, in un’area di crisi ben conosciuta. Dobbiamo farlo innanzi tutto con le nostre forze, attraverso i tesseramenti, al 5Xmille e con i servizi che facciamo; dobbiamo però dire, che, oggi, non riusciremmo a sopportare altre spese per assumere ulteriore personale. Molto più semplicemente, la nostra richiesta è quella che la seconda macchina torni ad operare solamente per lo scopo cui era stata adottata, ovvero il supporto alle emergenze. Se non dovessimo poi trovare un accordo e il servizio in questione venisse meno, faremo un’assemblea con tutta la comunità per spiegare il motivo di tale perdita. Oltre al costante impegno di Siena Soccorso, anche il sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi, segue con noi la soluzione a questo problema a cui, comunque, dobbiamo guardare in un’ottica di soluzione positiva.”

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I rapporti comunque con la USL rimangono costruttivi e, a testimonianza di questo, proprio durante la nostra intervista, lo stesso Dott. Panzardi, responsabile del 118 Siena, su mandato del dott. Mandò,  responsabile Area Vasta del 118, attraverso una lettera telefax, ha dato concretezza nel fissare a brevissimo l’incontro auspicato, complimentandosi e allo stesso tempo scusandosi per il lavoro svolto dalla Misericordia di Abbadia attraverso proprio l’autovettura di riserva.

Rimane una situazione in itinere, che vede le parti, compresa Siena Soccorso, predisposte a un incontro collaborativo e risolutivo, sia sotto l’aspetto organizzativo che economico. Si attende nelle prossime ore la verifica e la fattibilità, per mantenere e migliorare i servizi relativi alle urgenze ed alle emergenze, anche in un confronto che coinvolga le Misericordia di tutta l’area.

Abbadia_San_Salvatore_Misericordia_IMG_20170131_120738“La nostra Misericordia ha circa 1500 tesserati e in questi giorni partirà il rinnovo delle tessere che si concluderà nel mese di Aprile – ci dice il Governatore Danilo Romani – L’Associazione, oltre ovviamente ai servizi che presta, si sostiene attraverso i contributi di privati e cittadini, oltre a quelli delle istituzioni. E’ il 5 per mille, uno dei contributi più significativi e per noi importanti non per la somma in denaro, ma anche per il significato sociale, in quanto viene dato direttamente dai cittadini e dalle aziende locali, che si dimostrano vicini alla Confraternita; tra l’altro, grazie proprio al 5 per mille, giunto da più di 1200 denunce dei redditi, abbiamo potuto acquistare una nuova macchina attrezzata. Senza far torto a nessuno, vorrei ricordare il costante apporto della Società Macchia Faggeta, come quello della Banca CRAS che ha una filiale qui ad Abbadia. Ogni modo, la nostra comunità è sempre stata sensibile nei nostri confronti e questo è un valore profondo e in armonia con lo spirito di tutte le Misericordie.”

Un viaggio all’interno delle Misericordie amiatine che, dopo Piancastagnaio, ha visto al centro della nostra attenzione quella di Abbadia S. Salvatore, operante nella cittadina amiatina sede di un Ospedale che continua il suo percorso di rinnovamento.

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Una Misericordia dall’importante parco macchine dedicate a ogni tipo di soccorso di competenza diretta, anche per interventi in aree montane e clima avversa, con un’autofficina all’interno dove degli esperti volontari, si prestano nella messa a punto dei mezzi (19 in totale tra ambulanze, 6 di cui una fissa a Contignano, altri mezzi di soccorso, tra cui 2 Jeep 4×4 e varie macchine di servizio), con lavori di meccanica e piccola carrozzeria.

Nel 2106, 1.510 viaggi chiamate di 118 per un totale di circa 48.000 Km; 3.978 viaggi ordinari, per un totale di circa 208.000 Km; 122 viaggi privati per un totale circa 16.326 Km. Questi alcuni dei numeri riassuntivi per il 2016 che han visto, rispetto al 2015, un incremento generalizzato delle prestazioni, in particolare, come descritto più volte nella nostra inchiesta, quelle relative al 118, a testimonianza della necessaria riorganizzazione e riequilibrio di un servizio fondamentale per la salute di tutti.

Un ringraziamento al Governatore Romani, per il gentile dono del libro “Uomini di buona volontà”, una bellissima raccolta documentale della  Confraternita di Abbadia San Salvatore dal 1874 al 1974, dove è possibile conoscere e comprendere anche molti degli aspetti della società badenga e genericamente di quella amiatina.