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Verso un’Italia low carbon

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Un percorso delineato dall’Enea nel Rapporto “Scenari e Strategie”: un sistema energetico per un’Italia a basse emissioni di carbonio, presentato a Roma il 24 ottobre scorso

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

L’Unità Centrale Studi e Strategie dell’ENEA produce da diversi anni studi basati sulla elaborazione di scenari energetici nazionali, che consentono di verificare la coerenza strategica delle scelte di politica energetica, di anticiparne i rischi e di studiare quindi risposte tempestive.
Il rapporto “Scenari e Strategie: un sistema energetico per un’Italia a basse emissioni di carbonio” parte dagli scenari delineati nel 2011 dalla Commissione europea, nel documento “Roadmap for moving to a competitive low-carbon economy in 2050”.
In quel documento la Commissione indica il percorso necessario per arrivare ad una economia a basse emissioni di carbonio per ridurre, entro il 2050, le emissioni di CO2 dell’80% rispetto al 1990, garantendo contemporaneamente la sicurezza energetica e la competitività dell’economia dell’UE nel suo insieme.
Le indicazioni della Roadmap della Commissione europea sono state poi accolte nella Strategia Energetica Nazionale (SEN): tuttavia le politiche messe in atto ad oggi dal nostro Paese non sono sufficienti a garantire il passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio entro il 2050 anche se –secondo l’ENEA- l’obiettivo non è comunque irraggiungibile.
«Gli scenari elaborati dall’ENEA -ha dichiarato il Commissario dell’Ente,Giovanni Lelli- rivelano che il passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio entro il 2050 è per l’Italia tecnicamente ed economicamente fattibile».
«Per raggiungere questo obiettivo –aggiunge però Lelli- dobbiamo intraprendere azioni finalizzate a “decarbonizzare” il sistema di produzione dell’energia elettrica, incrementando l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili e sviluppando nuove tecnologie per la mobilità elettrica e le smart grid. Anche il settore civile e quello dei trasporti devono contribuire alla riduzione delle emissioni climalteranti».
L’analisi di scenario presentata dall’ENEA esamina la fattibilità di un percorso di decarbonizzazione all’80% del sistema energetico italiano ed individua i settori chiave e le possibilità di intervento, sia di breve che di lungo periodo.
L’Enea considera per l’Italia due scenari possibili per l’Italia: uno di “riferimento” (like usual) che non prevede nuove politiche oltre quelle già in essere; l’altro,“Roadmap”, introietta gli obiettivi di abbattimento dell’80% delle emissioni al 2050, come previsto dalla Commissione europea
L’evoluzione nello scenario Roadmap prevede un tasso medio annuo di riduzione dell’intensità energetica del 2%, che è doppio rispetto a quello dello scenario di Riferimento, e considera centrale la crescita delle fonti rinnovabili, che toccano gli 85 Mtep nel 2050, sostituendo in parte le fonti fossili nel soddisfacimento della domanda energetica primaria. Questa analisi di scenario è affiancata anche da uno studio sull’impatto economico delle detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, ipotizzandone il prolungamento fino al 2020.
Entrambi gli scenari presentati dall’ENEA sono stati ottenuti e quantificati mediante l’impiego di un modello tecnico-economico del sistema energetico italiano e indicano gli elementi strategici per ridurre le emissioni climalteranti dell’80% entro il 2050.
In particolare viene evidenziato che, per raggiungere quell’obiettivo, occorre ridurre i consumi finali di energia, rispetto ai livelli del 2010 di un range compreso tra il 36 e il 40% ed è necessario inoltre abbattere di circa il 98% le emissioni nella produzione di energia elettrica.
E’ indispensabile altresì aumentare al 40% la quota di elettricità nei consumi finali di energia ed incrementare sino al 65% la quota delle fonti rinnovabili nel fabbisogno energetico primario.
Infine è fondamentale utilizzare, nel settore elettrico e industriale, tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2 (CCS).
La riduzione delle emissioni nel settore della generazione elettrica contribuirebbe per il 34% all’obiettivo finale dell’abbattimento delle emissioni e potrebbe essere realizzata con un forte ricorso alle fonti rinnovabili, il cui potenziale potrebbe essere maggiormente sfruttato con l’utilizzo di smart grid.
Tutti i settori dovrebbero essere coinvolti in questo processo, da quello civile a quello industriale a quello dei trasporti.
Il settore civile potrebbe fornire un contributo pari al 22% della riduzione totale, grazie all’aumento dell’efficienza energetica e alla sostituzione di fossili con fonti rinnovabili.
Il settore industriale contribuirebbe per il 18% alla riduzione delle emissioni, con l’efficientamento e l’elettrificazione di alcuni processi e il ricorso a tecnologie CCS.
Il settore trasporti potrebbe contribuire al 26% della riduzione, grazie a un maggior utilizzo di auto elettriche e di biocarburanti (soprattutto quelli di seconda generazione) e del trasporto pubblico.