Tutto nasce da una sollecitazione partita dalla locale stazione dei carabinieri, raccolta dai sindaci di Monteverdi e dei comuni vicini e girata al Cosvig, il consorzio della Regione che interviene nella realizzazione di opere pubbliche. Il sistema è "amministrato" da un satellite che manda le immagini catturate dalle telecamere sul computer dei carabinieri, sia in diretta che in remoto. L’occhio elettronico è di tre tipi: di vigilanza, di lettura immediata delle targhe con invio di un segnale di allerta, e di un modello simile all’autovelox delle autostrade, in grado di leggere anche le targhe dei veicoli lunghi. L’alimentazione elettrica è fornita da piccoli pannelli solari. Le telecamere serviranno a monitorare le vie d’uscita dagli abitati e quindi Canneto ne avrà due, altre due nel capoluogo per sorvegliare la zona delle Piazzarette, una è prevista nelle adiacenze di piazza San Rocco, un’altra nell’area case popolari-Le Querciolaie. L’ultima all’uscita sulla provinciale 329 del villaggio turistico Castelluccio.
