Il bando riguarda due aree minerarie di montagna, a un’altitudine di 2300 metri, di proprietà dell’Agenzia regionale per la promozione e lo sviluppo degli investimenti. Oggetto della gara è lo studio delle potenzialità geotermiche dei due siti, finalizzato alla realizzazione di uno o più impianti per la produzione di energia e al loro sfruttamento commerciale per 25 anni, locale o tramite la rete elettrica nazionale.
Grazie alla sua storia mineraria, la provincia offre già strutture pronte per le esplorazioni geologiche, riducendo i costi rispetto ad altre zone. Oltre agli incentivi governativi previsti per le fonti rinnovabili, i progetti potranno anche rientrare nel sistema di Clean Development Mechanism (scambio di quote di emissione) previsto dal Protocollo di Kyoto. Sempre nel settore geotermico, e sempre nella provincia di Neuquén, lo scorso 9 agosto è stata formalizzata la concessione alla società canadese Geothermal One di un progetto per la realizzazione di una centrale da 30 MW sul sito di Copahue.
Molto probabilmente sarà questa la prima centrale geotermica del grande Paese latino-americano. Il sito è noto per le sue potenzialità geotermiche, cui in passato si sono interessate anche società giapponesi. Prospezioni di ricerca effettuate negli anni ’70 e agli inizi degli anni ’90 hanno individuato risorse a "vapore dominante" (dello stesso tipo, per esempio, di quelle della nostra Larderello) giudicate tra le prime 4 al mondo.
