Home Cosvig Toscana, al via un accordo di cooperazione ecosostenibile fra Cosvig e Serbia

Toscana, al via un accordo di cooperazione ecosostenibile fra Cosvig e Serbia

508
0
CONDIVIDI
Consentirebbe allo Stato dei Balcani la promozione di una politica energetica orientata alle rinnovabili

Fonte: ADN Kronos

Autore: ADN Kronos

C’e’ un filo, neppure troppo sottile, che collega la Serbia alla Regione Toscana. Un filo che sta tutto in una parola: ecosostenibilita’. Da quando e’ stato sottoscritto, lo scorso autunno, l’atto ufficiale che ha sancito formalmente l’avvio delle relazioni di scambio con la Serbia Meridionale, finalizzato a regolare i rapporti reciproci con il territorio geotermico della Toscana e nell’ambito del quale le parti si impegnano a collaborare per promuovere le energie rinnovabili, si sono infittite le occasioni di incontro in un’ottica di cooperazione internazionale fra i due paesi.

Giovedi’ 4 febbraio (ore 9,30) una nutrita delegazione serba, composta da rappresentanti dei Distretti di Jablanica e Pcjnia (Serbia meridionale), e’ attesa a Siena nel Palazzo della Provincia (Sala della Giunta) per un primo briefing di lavoro. L’Agenda e’ fitta di appuntamenti. Il benvenuto sara’ dato dall’assessore provinciale all’ambiente, energia e cooperazione internazionale Gabriele Berni, unitamente ai rappresentanti della CCIAA di Siena, della societa’ Icaro che con il Cosvig (le trattative sono state seguite direttamente dal presidente Piero Ceccarelli) ha avviato relazioni di scambio e collaborazione con la Camera di Commercio di Leskovac e le municipalita’ di Medvedza, Vranje e Bujanovac (distretti di Jablanica e Pcinja).

La delegazione serba effettuera’ poi una visita alle strutture produttive del Distretto delle Energie Rinnovabili: Parvus Flos di Radicondoli, la Centrale geotermica di Monterotondo Marittimo, il Caseificio San Martino che utilizza vapore endogeno nel processo di produzione del formaggio, l’impianto eolico di Montecatini Val di Cecina, la centrale di Teleriscaldamento di Pomarance e la struttura del CITT (Centro internazionale di Trasferimento delle tecnologie rinnovabili) e del CEGL (Centro di eccellenza per la Geotermia). Una visita sara’ effettuata anche al parco geotermico delle Biancane e al Museo della Geotermia di Larderello.

Inoltre, venerdi 5 febbraio, a Pomarance nel teatro De Larderel (a partire dalle ore 9,30) sono previsti incontri bilaterali tra la delegazione serba e i sindaci, imprenditori, tecnici ed esperti del comprensorio geotermico, all’interno di un workshop internazionale a cui sono invitati tutti gli attori locali del territorio geotermico toscano. 

L’obiettivo della cooperazione fra Serbia Meridionale e Distretto delle Energie Rinnovabili in Toscana e’ di consentire allo Stato dei Balcani, uscito martoriato dalla guerra, la promozione di una politica energetica orientata alle rinnovabili, producendo energia pulita in una vasta area al confine con il Kosovo, ispirandosi al modello toscano fino a pensare di estendere questa iniziativa anche in altre parti del paese. 

Il Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche toscano contribuira’ con la propria esperienza proponendo indicazioni sulla valorizzazione energetica delle risorse dell’area interessata pur nel rispetto del patrimonio ambientale delle regioni interessate e in un’ottica di conservazione nel tempo della risorsa stessa. 

”La Regione – ha detto l’assessore alla tutela ambientale e all’energia, Annarita Bramerini – seguira’ con estremo interesse gli sviluppi della collaborazione con la Serbia nel campo della promozione energetica, intensificando i rapporti di cooperazione internazionale, peraltro gia’ avviati anche per altri progetti”. Su questa linea si e’ espresso anche l’Ambasciatore d’Italia a Belgrado Armando Varricchio garantendo il suo appoggio.

”Il Cosvig – fa sapere il presidente Piero Ceccarelli- in collaborazione con la societa’ Icaro, sta puntando sugli sviluppi futuri di una cooperazione fra la Toscana e questo vasto comprensorio della Serbia Meridionale che ha caratteristiche simili al nostro territorio sui temi dell’energia rinnovabile e, in particolare, della geotermia”.

I tecnici del Cosvig, societa’ consortile a responsabilita’ limitata costituita da Enti Locali Pubblici che promuovono iniziative di sviluppo socio economico sul territorio, facilitando gli adempimenti tecnici e finanziari legati all’utilizzo della risorsa geotermica e alla diffusione delle energie rinnovabili, hanno preparato un progetto audace per la Serbia che tiene conto del giacimento dei fluidi geotermici, di sicuro interesse in un comprensorio che ha sviluppato finora la risorsa soltanto nel termalismo, trascurando l’utilizzo a fini energetici, termici ed elettrici e negli usi diretti del calore endogeno.

 

Appaiono inoltre evidenti le enormi potenzialita’ per la presenza di risorse di biomassa forestale che caratterizzano l’area: legname in parte esportato ed utilizzato nell’industria del mobile locale. Il progetto si ispira all’iniziativa toscana del Distretto delle Energie Rinnovabili, oggi alla ribalta internazionale per essere tra le piu’ significative esperienze a livello europeo sulla sostenibilita’ ambientale e sull’utilizzo della geotermia.

In concreto sara’ avviato un percorso di scambio di tecnologie, di conoscenze e di collaborazione volto a supportare i processi di valorizzazione e sviluppo delle risorse energetiche locali e la geotermia, in particolare, di cui la regione della Serbia Meridionale appare particolarmente ricca. Il Consorzio Toscano e’ un’organizzazione polivalente dove le buone idee – come dimostra questo accordo internazionale- non hanno confini.

”I progetti – come si prevede nell’accordo con la Serbia- si identificano e consentono di definire e realizzare azioni in grado di favorire uno sviluppo socio economico comprensivo di una valorizzazione strategica delle risorse energetiche rinnovabili e a stimolare e coordinare iniziative di sviluppo nell’ambito di una programmazione territoriale integrata”.

 Il Cosvig (e di conseguenza il Distretto, che pur rappresenta l’altra faccia di una stessa medaglia) viene indicato come un modello facilmente esportabile e replicabile seguendo lo schema di gestione di tipo consortile e/o associazionistico, finalizzato alla tutela e alla valorizzazione delle risorse rinnovabili e basato su collaborazione, coordinamento e scambio di informazioni sull’esempio dalla positiva esperienza realizzata in Toscana.