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Stazione Tiburtina e Comune di Isola Capo Rizzuto : esempi di architettura sostenibile anche grazie alla geotermia

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Inaugurata la nuova Stazione Tiburtina dell’Alta Velocità, e presentato il progetto per la nuova sede del Comune di Isola Capo Rizzuto: entrambi sfrutteranno il calore della terra per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Il taglio del nastro della nuova Stazione Tiburtina dell’Alta Velocità è avvenuto il 28 novembre alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha sottolineato la necessità di dare dimostrazione della «straordinaria capacità di innovazione e realizzazione dell’Italia. Ciò –ha aggiunto– conta più di altri fattori ed è punto di salvezza del tessuto nazionale italiano».

Il progetto della nuova stazione dell’architetto Paolo Desideri, che, secondo il parere del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno «è un’opera fondamentale per ricucire il centro cittadino e l’area dello Snodo» ha vinto il premio Eurosolar 2002 come esempio di architettura climatica.

Ci sono voluti, infatti, dieci anni di iter amministrativo, tre anni di lavoro e un investimento complessivo di 330 milioni di euro per arrivare all’inaugurazione del primo snodo italiano dell’alta velocità che connetterà Roma con Milano, Torino, Firenze, Bologna, Napoli e Salerno.

Oltre a collegare -tramite un ponte coperto e lungo 300 metri che scavalca i 20 binari sottostanti- i due opposti quartieri romani Nomentano e Pietralata, in un unico percorso sopraelevato composto da negozi, ristoranti e servizi.

«Attraverso questo ponte ideale –ha spiegato Alemanno- ci si connetterà con centri direzionali molto importanti come la sede della Bnl, l’Istat e la realtà della Sapienza» .

La nuova Stazione Tiburtina, sarà inoltre caratterizzata dal fatto che le fonti rinnovabili avranno un ruolo determinante per il contenimento dei consumi energetici di questa imponente opera architettonica. Assieme ai pannelli fotovoltaici e al solare a concentrazione, una pompa di calore geotermico e un particolare sistema tecnologico di monitoraggio e controllo dovrebbero riuscire a coprire, infatti, buona parte della richiesta di energia e grazie all’inserimento in copertura di una serie di fasce opache e trasparenti, che filtreranno la luce solare a seconda delle esigenze climatiche, si otterrà un controllo sul riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti, e un irraggiamento naturale.

Il giorno seguente all’inaugurazione della nuova stazione Tiburtina è stata, invece, firmata la convenzione disciplinare di finanziamento del progetto per il Comune di Isola Capo Rizzuto presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Con questo progetto, infatti, il Comune di Isola Capo Rizzuto è rientrato (quarantesimo su 233 presentati) nella graduatoria per il finanziamento dei “Progetti esemplari di produzione di energia da fonti rinnovabili su edifici pubblici”, il cui decreto di approvazione è stato firmato il 16 settembre scorso dal Direttore generale del ministero Rosaria Romano.

Il finanziamento –ha spiegato l’assessore comunale all’Ambiente di Isola Capo Rizzuto, Domenico Bruno- è stato concesso perché il progetto mira in assoluto alla riduzione di emissione di gas serra e al taglio dei consumi energetici”.

Nel progetto è previsto lo sfruttamento del calore geotermico attraverso l’utilizzo delle pompe di calore, che avrà un duplice valore: da un lato consentirà di abbattere notevolmente i costi in termini di consumo energetico; dall’altro permetterà di contenere le emissioni in atmosfera di elementi inquinanti. «Tanto che -ha proseguito Bruno- l’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera si riduce drasticamente, passando dall’attuale dato di 46,726 kg all’anno ad appena 9,393 kg».

L’uso della geotermia permetterà, quindi, di favorire un uso più razionale dell’energia elettrica, e di contribuire -anche a un Comune- al raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto.

La scelta del geotermico è coerente con scelte analoghe già compiute dall’amministrazione calabrese, come ha rilevato il Sindaco Carolina Girasole «sia per ridurre l’impatto sull’ambiente che per risparmiare sulle bollette del Comune», che ha già inserito tra le sue attività il risparmio energetico sulla pubblica illuminazione, il fotovoltaico sugli edifici pubblici, il solare termico per la produzione di acqua calda.

«Puntare anche sulla geotermia –ha concluso l’assessore– e farlo proprio a partire dalla Casa comunale, ha anche un valore simbolico: partiamo dall’Ente per convincere anche i singoli privati che la propria casa si può riscaldare o raffrescare con un impianto geotermico, e non necessariamente con energia tradizionale da gasolio, metano, energia elettrica o legna che di fatto “brucia” tante risorse naturali in modo irreversibile e fa crescere i costi in bolletta».