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Sport, Aree Geotermiche, Toscana: La «Due Mari» dei grandi nomi (Con un omaggio ai terremotati)

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Tirreno-Adriatico al via oggi da Lido di Camaiore. Favoriti Aru, Nibali e Quintana

Fonte: Corriere Fiorentino

Autore: Simone Spadaro

Un cast d’eccezione per la Tirreno-Adriatico che scatta oggi da Lido di Camaiore. La corsa dei Due Mari (organizzata da Rcs Sport-Gazzetta dello Sport) non solo è la prima importante gara a tappe della stagione ciclistica ma è diventata, nel corso degli anni, l’appuntamento irrinunciabile per i velocisti, per i cacciatori di classiche e per gli uomini di classifica che preparano la Milano-Sanremo e il Giro d’Italia.
Una settimana scintillante con tutti i ciclisti più forti. Punteranno alla conquista della maglia azzurra di leader della corsa il colombiano Nairo Quintana, già vincitore della Corsa dei Due Mari nel 2015 e Vincenzo Nibali, trionfatore del Giro d’Italia 2016 e a caccia del tris alla Tirreno-Adriatico dopo le vittorie del 2012 e 2013. Da tenere d’occhio il sardo Fabio Aru mentre si presentano al via da outsider il francese Thibaut Pinot, gli olandesi Bauke Mollema e Tom Dumoulin, lo statunitense Tejay Van Garderen, i britannici Geraint Thomas e Adam Yates, il basco Mikel Landa, il polacco Rafal Majka, il colombiano Rigoberto Uran e il portoghese Rui Costa che vinse il Mondiale di Firenze nel 2013. Punteranno, sicuramente, ad affermazioni di tappa i velocisti Mark Cavendish, Elia Viviani e l’aretino Daniele Bennati mentre ci si aspettano acuti in montagna dallo slovacco Peter Sagan, dal belga Van Avermaet, campione olimpico a Rio, e dal polacco Kwiatkowski vincitore, sabato scorso, delle Strade Bianche.

L’edizione numero 52 della Tirreno-Adriatico prenderà il via da Lido di Camaiore con una cronosquadre di 22 chilometri, interamente sul lungomare, che vede il proprio giro di boa nei pressi di Forte dei Marmi.
La seconda frazione, domani, è la più lunga con i suoi 229 km. da Camaiore a Pomarance. Vedremo i primi tre Gran Premi della Montagna a Serrazzano, a Volterra ed a Montecatini Val di Cecina. La terza tappa è la Monterotondo Marittimo-Montalto di Castro, tappa di 204 chilometri sulla carta favorevole alle ruote veloci, nonostante il percorso non sia dei più agevoli, unica asperità il Gran Premio di Scansano. I 187 chilometri che da Montalto di Castro portano al Terminillo rappresentano la quarta, e più impegnativa, frazione della Corsa dei Due Mari. Dopo il Gran Premio della Montagna de La Colonnetta la corsa procede fino a Vazia, per poi affrontare l’ascesa finale fino ai 1.675 metri dell’arrivo: la costante salita del Monte Terminillo è lunga 16 km. e presenta una pendenza media del 7,3% con punte del 12%.
Un’altra tappa per niente banale è la quinta, la Rieti-Fermo di 210 chilometri. Definita «la tappa dei Muri», nella seconda metà del tracciato presenta un alternarsi di saliscendi intervallati da strappi raccolti nel semi circuito finale di 22 km. Sarà anche la tappa omaggio ai paesi colpiti dal terremoto. I corridori, infatti, passeranno da Amatrice, Accumoli ed Arquata del Tronto. La sesta frazione da Ascoli Piceno a Civitanova Marche offre spazio ai velocisti lungo i 159 chilometri del tragitto. Chiusura il 14 marzo con la cronometro individuale, 10 chilometri sul rettilineo lungomare, di San Benedetto del Tronto.