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Smith: Un centinaio di lavoratori a San Pietro per l’udienza dal Pontefice

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Due di loro lo hanno incontrato ricevendo un rosario in regalo. Il Santo Padre ha auspicato che «la congiuntura possa trovare una rapida ed equa soluzione nel rispetto dei diritti di tutti»

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Pontedera – Empoli

Autore: a.q.

Un’altra giornata storica per la lotta dei lavoratori della Smith Bits in difesa dell’occupazione in Valdicecina. Presenti all’udienza generale di Papa Francesco a San Pietro, un centinaio tra operai, amici e parenti hanno ascoltato il Pontefice pronunciare parole di conforto e un saluto speciale nei loro confronti. Ma la soddisfazione non è finita lì, perché due di loro, Alessio Ticciati e Luciano Soldi, hanno additittura parlato con Bergoglio, consegnandogli una lettera in cui si ricapitola tutta la vicenda riguardante lo stabilimento di Saline di Volterra e le due magliette che hanno caratterizzato le varie manifestazioni degli ultimi mesi. Il Papa ha detto che continuerà a pregare per loro regalando un rosario a ciascuno dei due ormai ex dipendenti dell’azienda. «È stata una grande emozione – ha raccontato Soldi – sicuramente irripetibile. Papa Francesco è passato davanti a noi che eravamo appostati alla transenna. È stato lui a venirci a salutare. Bellissimo…». Questo è andato in scena dopo l’udienza generale, durante la quale il Pontefice ha rivolto un “un saluto speciale” agli operai, che erano accompagnati in piazza San Pietro dal vescovo di Volterra, monsignor Alberto Silvani. «Auspico che la grave congiuntura occupazionale – ha affermato Papa Francesco – possa trovare una rapida ed equa soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente per riaccendere la speranza nelle loro famiglie». Poi Bergoglio ha aggiunto: «E anche la speranza nei giovani!». I lavoratori erano partiti dalla stazione di Cecina di prima mattina per raggiungere Roma in treno. Un viaggio tra i classici selfie nei vagoni e la speranza di poter vedere, e magari parlare con il Papa. Una trasferta giunta quando ormai la vicenda dello stabilimento di Saline di Volterra si era conclusa con la riduzione di personale da 193 lavoratori a 78. Ma che resterà comunque nella storia di questa comunità di lavoratori, soprattutto nella mente dei presenti. «È stata una grande emozione che ripaga di tante amarezze vissute con questa vicenda – ha detto uno dei presenti, Alessandro Rossi – La speranza è che tutta questa storia possa servire davvero per cambiare il rapporto tra il nostro Paese e il comportamento delle multinazionali nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie». «Da ringraziare – ha aggiunto Alessio Ticciati – il vescovo di Volterra, ma anche don Valentino Cheli che ci hanno dato una grandissima mano per vivere questa emozionante e storica giornata dopo tante arrabbiature. Sappiamo che le cose per noi non cambieranno. Ma spero tanto che le parole dette dal Pontefice possano servire per il futuro del nostro Paese nel rapporto tra lo Stato e le grandi aziende straniere che arrivano, fanno ciò che vogliono e poi lasciano il deserto quando decidono di andarsene per rincorrere il profitto in altre parti del mondo».