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Smith, gli operai dal Papa in cerca di conforto

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Pope Francis touches his cross as he is driven through the crowd during his general audience, in St. Peter's Square, at the Vatican, Wednesday, March 27, 2013. (AP Photo/Andrew Medichini)
I lavoratori all’udienza da Bergoglio che potrebbero anche incontrare in privato. In preparazione una lettera-denuncia sulla “prepotenza” delle multinazionali

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Cecina

Autore: Andreas Quirici

Una lettera in cui rivendicare il diritto al lavoro e denunciare la prepotenza delle multinazionali che abbandonano al loro destino i lavoratori e le loro famiglie solo in nome del profitto e dei dividendi per gli azionisti. È quanto stanno preparando alcuni ex operai della Smith Bits in vista del viaggio a Roma, dove assisteranno all’udienza di Papa Francesco, con la possibilità anche un eventuale incontro privato col Pontefice. Il vis-a-vis con Bergoglio sarebbe una opportunità eccezionale per accendere di nuovo i riflettori sulla vicenda dei dipendenti dello stabilimento di Saline di Volterra. Ma non è ancora sicuro che possa avvenire. Ma ricevere una parola di conforto da parte del Papa sarebbe davvero una gran cosa. Intanto, però i circa 70, tra operai e loro familiari, in partenza mercoledì dalla stazione di Cecina alle 6,30 e arrivo a Città del Vaticano alle 9,30, si stanno organizzando per la trasferta, grazie all’aiuto della diocesi di Volterra. «Sarà un’occasione importante per chi ha vissuto questa vicenda dall’inizio – racconta Alessio Ticciati, uno degli organizzatori – Sarebbe bello se riuscissimo a vedere il Papa da vicino e magari parlare con lui avremmo la possibilità di ricevere una parola di conforto da parte di una delle personalità più importanti del mondo. È vero, ormai è tardi. Riavere il nostro lavoro è impossibile. Ma la nostra vicenda è significativa e può insegnare molto a chi governa. Le multinazionali arrivano e fanno ciò che vogliono. E quando se ne vanno lasciano il deserto. Nel nostro caso, qualcosa è rimasto in piedi. Ma a che prezzo? E soprattutto, per quanto tempo». Già, perché dei 193 dipendenti che la Smith Bits aveva a Saline, ne sono stati mandati a casa 115. È questo il caro prezzo pagato dall’occupazione della Valdicecina a quello che, forse troppo velocemente, è stato definito un risultato positivo da alcuni esponenti politici. Ma che, in realtà, è comunque una sconfitta per tutta la Valdicecina. «A Papa Francesco, se ne avremo la possibilità, parleremo della vicenda e della situazione vissuta dal nostro territorio», aggiunge Ticciati. L’appuntamento romano giunge dopo varie settimane dalla chiusura della trattativa. La richiesta di udienza dal Papa era stata fatta durante la battaglia sindacale degli operai. «Poi, però, abbiamo dovuto attendere – dice ancora il lavoratori – Sarà comunque un momento importante». Al Vaticano i lavoratori indosseranno le magliette bianche, quelle con la scritta “No alla chiusura della Smith”. E rimarranno a San Pietro per tutta la giornata.