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Smith, esodo in massa: buona uscita per 106

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Buona uscita richiesta praticamente in massa.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Pisa

Autore: La Nazione, Cronaca di Pisa

Gli ex dipendenti di Smith, la fabbrica degli scalpelli che gravita nell’orbita del colosso Usa Schlumberger, scelgono la strada della mobilità e chiudono definitivamente un capitolo professionale duro e doloroso. Su un totale di 114 ex tute blu (è il numero di lavoratori che l’azienda ha messo alla porta attraverso un piano di salvataggio parziale), sono ben 106 quelli che hanno optato per riscuotere la buona uscita tonda tonda (38.500 euro netti), ed avviare un anno di mobilità, percependo circa 1000 euro al mese. Un numero esorbitante, che dimostra quanto ancora la strada sia piena di incognite. Già, perché non si intravedono, almeno per ora, grandi prospettive all’orizzonte. Del prossimo tavolo romano non è dato sapere. Si parla, forse, della fine del mese. Ed i dipendenti, anzi gli ex lavoratori della fabbrica, si sono ritrovati, nell’arco di poco tempo, di fronte ad un bivio (prendersi la buona uscita o optare per la cassa integrazione straordinaria per un anno), con pochissimi elementi in mano. Da Eni ed Enel, i due colossi interpellati dal presidente della Regione Enrico Rossi per dare l’avvio ad un percorso di riassorbimento del personale in esubero, almeno al momento, risposte certe non sono arrivate. Forse qualcosa di più certo spunterà dal prossimo incontro che si terrà al ministero dello sviluppo economico. Ma l’incertezza regna anche fra quei 78 lavoratori risparmiati dalla mannaia di Houston. Il futuro dello stabilimento di Saline, stando a voci che si fanno sempre più insistenti, non arriverebbe a sfondare la soglia dei cinque anni.