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Siena carbon free nel 2015 anche grazie alla geotermia

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La provincia di Siena è oggi all’83% dell’obiettivo grazie alla scelta strategica di scommettere sulla produzione di tecnologie, impianti e materiali per le rinnovabili e l’efficienza energetica, grazie anche all’opportunità che il territorio offre a partire dalla risorsa geotermica.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

La settimana prossima la provincia di Siena la dedicherà interamente alle energie rinnovabili e al risparmio energetico per affinare il progetto ambizioso di candidare il territorio provinciale a divenire “carbon free” entro il 2015.

L’evento, promosso dalla Provincia di Siena in collaborazione con l’Agenzia provinciale per l’energia e l’ambiente, con il contributo della Fondazione Mps, si svolgerà dal 17 al 22 gennaio nella sala delle Balie di Palazzo Squarcialupi, in Piazza Duomo. Ospiterà incontri, seminari e dibattiti dedicati all’ambiente, al risparmio energetico e alle esperienze innovative che si stanno sviluppando a Siena nel settore delle rinnovabili.

«La Provincia di Siena – ha dichiarato Gabriele Berni, assessore provinciale all’ambiente – ha fatto la scelta strategica di scommettere sulla green economy e sulla produzione di tecnologie, impianti e materiali per le rinnovabili e l’efficienza energetica, convinti che investire sull’ambiente sia un modo per creare opportunità per lo sviluppo economico e per l’occupazione nel nostro territorio».

Una scelta che trova riscontro anche in quanto sostiene il presidente della Comunità montana Amiata Val d’Orcia, Giuliano Simonetti, a proposito delle strategie per rilanciare l’economia del territorio, che trovano nella geotermia un elemento cardine.

«Il nostro territorio – ha dichiarato Simonetti – offre risorse che possono essere un’opportunità per la crescita economica e sociale, dai boschi all’acqua, dalle terme all’agricoltura, con numerosi prodotti di qualità, fino alle energie rinnovabili»

«L’area dell’Amiata Val d’Orcia – ha continuato Simonetti – deve guardare al futuro con lungimiranza e prospettive di medio-lungo periodo per rispondere alla crisi economica in corso e deve saper cogliere le opportunità e gli elementi positivi che il territorio offre, a partire dalla valorizzazione della risorsa geotermica e del nuovo termodotto che sta nascendo a Piancastagnaio e che garantirà calore a fini industriali e civili».

Il nuovo termodotto che sta costruendo Enel collegherà la centrale Pc3 con la zona industriale di Casa del Corto. «I lavori dovrebbero finire entro la prossima primavera- ha spiegato il presidente della Comunità montana Val d’Orcia e – una volta terminata la struttura, la proprietà passerà al Comune pianese, che definirà anche la forma di gestione con l’obiettivo primario di garantire l’uso del calore a fini industriali e civili. L’impianto porterà calore alle serre di Floramiata e a tutta la zona industriale di Casa del Corto, creando nuove opportunità di sviluppo e d’insediamento di nuove attività produttive.».

Ma la realizzazione del termodotto avrà anche il valore aggiunto, che Simonetti definisce «evento storico» di coincidere con la definitiva chiusura della vecchia centrale geotermoelettrica Pc2 di Piancastagnaio «obsoleta, ad emissioni libere, vicina al paese e fonte di inquinamento da vari decenni.»

Simonetti entra anche nel merito della questione sicurezza dello sfruttamento geotermico rimandando ad ARS, l’agenzia regionale della sanità, il compito di «approfondire ulteriormente gli studi epidemiologici compiuti finora, che presentano già elementi di garanzia, mettendo sempre al primo posto l’obiettivo della tutela della salute pubblica.»