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Santa Fiora approva il piano strutturale

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Uno strumento utile per tracciare le occasioni di sviluppo del territorio, in cui la presenza della geotermia è considerata «strategica» dal Sindaco.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

«Noi siamo convinti che la geotermia sia strategica per noi e per tutto l’indotto sia istituzionale che dei servizi. Il percorso d’indagine per noi è concluso. I risultati sono buoni, con criticità che possiamo gestire. Se perdiamo anche questa opportunità ci bruciamo il futuro».

Le parole del sindaco di Santa Fiora non lasciano dubbi su cosa pensa riguardo alle opportunità offerte dalla geotermia per i territori in cui questa risorsa è particolarmente abbondante. Senza negare le criticità che comporta ma affrontandole nella maniera necessaria a ridurle al minimo impatto.

A questo principio sembra allora ispirato il# Piano strutturale che ha approvato questa settimana il consiglio comunale di Santa Fiora, con il solo voto contrario di Rifondazione comunista e l’astensione del Pdl e della Lista Civica Ripartiamo dalla gente.

La procedura di approvazione da parte della provincia di Grosseto e della Regione Toscana si era conclusa a dicembre e adesso che il Piano strutturale è stato approvato dal Consiglio comunale può iniziare l’iter per la redazione del relativo regolamento urbanistico.

Nel piano strutturale vengono definite le strategie future per lo sviluppo del comune, conciliandole con i molti vincoli e aree di assoluta tutela – che rappresentano gran parte del territorio – e con le opportunità che il territorio offre, tra cui la presenza della risorsa geotermica.

Un territorio non certo facile da gestire perché sottoposto per circa l’80% a vincoli: «la perimetrazione dell’area delle sorgenti che danno da bere a un vastissimo bacino- sottolinea sulla stampa il sindaco Renzo Verdi- impone delle zone di rispetto enormi, con grandi spese da parte nostra e pochissime ricadute economiche».

Oltre ai vincoli e alle invarianti il piano strutturale individua comunque anche aree in cui sarà possibile sviluppare attività per rilanciare l’economia locale ed arginare lo spopolamento cui molte frazioni del comune sono purtroppo soggette.

«I caratteri salienti – spiega il sindaco -sono infatti la previsione di nuovi insediamenti di strutture ricettive, l’individuazione di aree produttive, lo sviluppo di zone adibite ad energie rinnovabili, nuove infrastrutture sportive e ricreative come la realizzazione di una piscina pubblica o il rilancio delle terme di Acquaforte, e la realizzazione di un’isola ecologica. Si definiscono le zone dove sarà possibile edificare nuove costruzioni e si forniscono le prime indicazioni per il recupero del patrimonio edilizio rurale».

L’area in cui si prevede di dare via a questo sviluppo è quella tra la frazione Bagnore e Santa Fiora, il cuore dell’attività geotermica nel comune e che proprio per questo motivo potrà essere congeniale allo sviluppo di attività produttive e artigianali che potranno utilizzare il calore geotermico per la loro funzionalità.

Anche le nuove infrastrutture ricreative e la piscina pubblica previste in quest’area utilizzeranno il calore della geotermia per il riscaldamento.

Nel piano strutturale si prevede inoltre di recuperare le antiche terme di Acquaforte di Bagnore come sito di attrazione turistica conosciuto sin dai primi del 1900 per le peculiari caratteristiche delle sue acque che oltre ad essere ricche in bicarbonato di calcio contengono anche ozono.