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Salone del Gusto, successo toscano a Torino. Remaschi: «Folla ininterrotta ai nostri stand»

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L’assessore toscano all’Agricoltura presente a Terra Madre: «Valorizzare le eccellenze in modo che rappresentino le identità territoriali»

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

La Toscana ha rappresentato una realtà territoriale di punta all’interno del Salone del Gusto 2016, la grande kermesse dedicata al cibo organizzata da Slow Food che si tiene ogni due anni a Torino, e che ha aperto i battenti giovedì 22 per chiudersi lunedì 26 settembre. Circa cinquanta gli espositori toscani presenti, forti delle produzioni tipiche e tradizionali che caratterizzano la nostra regione incrociando modelli di produzione e consumo sempre più sostenibili.

«Una folla ininterrotta di persone ha visitato i nostri stand, incontra i produttori, partecipa ai convegni –ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Marco Remaschi nel corso della sua visita– Si percepisce una gran voglia di Toscana e che c’è come l’attribuzione di una centralità alla nostra regione su queste tematiche. È un ruolo che ci onora e che ci impegna sempre di più, anche in virtù di quel patto non scritto, ma pienamente vigente, con i cittadini-consumatori: un patto di trasparenza, di qualità, di biodiversità, di rispetto delle tradizioni e delle culture».

Il valore della biodiversità toscana è emerso anche nei numeri citati dall’assessore durante il convegno: 31 i prodotti DOP o IGP, 58 i vini a denominazione, oltre 20 i Presidi Slow Food e oltre 500 i prodotti tradizionali censiti. Numeri che evidenziano non solo come la Toscana rappresenti una delle regioni più certificate e con la massima varietà agrolimentare.

Una nuova prospettiva è stata invece offerta nello stand Slow Food Toscana in piazza Castello dove si è esplorato il solido legame che oggi lega la sostenibilità agroalimentare a quella energetica, ovvero l’uso di fonti energetiche rinnovabili -in primis la geotermia- per la produzione di alimenti tipici e tradizionali di alta qualità. Centrale sotto questo aspetto l’attività della CCER, la toscanissima Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili, costituita da produttori che hanno deciso di utilizzare in maniera prevalente energia proveniente da fonte rinnovabile. Importante anche con l’apporto di CoSviG il richiamo ad un’altra importantissima risorsa per lo sviluppo sostenibile delle aree geotermiche, ovvero il turismo.

Qualità, identità territoriale, innovazione, sostenibilità ambientale e legalità sono state dunque le parole che più di tutte hanno caratterizzato l’azione della Toscana, in stretta connessione con i propri settori produttivi: turismo, artigianato, ambiente, storia, cultura.

«La Toscana –ha concluso Remaschi– è presente a Torino con il coinvolgimento del territorio, dei suoi produttori, per evidenziare tutto ciò che stiamo mettendo in campo per valorizzare le eccellenze in modo che rappresentino le identità territoriali e i processi legati alla biodiversità, in una crescita complessiva del nostro sistema».