La lista sfornata ieri dai vertici aziendali per ora resta provvisoria e sarà rimodulata in base alle esigenze dei volumi produttivi. Perché, in soldoni, la catena produttiva sarà limitata solamente ad alcune gamme, ossia gli scalpelli che superano i sedici pollici e la linea Slb Parts, che riguarda gli stabilizzatori, i Pad ed i Clamps, e la parte di rigenerazione dei Pdc, ossia le trivelle di ultima generazione. Mentre la produzione di scalpelli inferiori ai 16 pollici migrerà tutta verso gli stabilimenti a stelle e strisce che gravitano nell’orbita del colosso petrolifero Schlumberger. Intanto, mentre la vertenza entra ufficialmente in una nuova fase, la più delicata forse (con una serrata trattativa sindacale che si chiuderà nell’arco di un mese), il sindaco Marco Buselli invita il presidente della Regione Enrico Rossi a Volterra. «Sono a chiederti la disponibilità a partecipare ad un consiglio comunale aperto di zona – è quanto scrive il primo cittadino al governatore toscano – come quello messo in piedi all’inizio della mobilitazione. Un’assise urgente per poter fare il punto della situazione sulla questione Smith e sugli sviluppi su cui dovremo lavorare insieme». Il monito di Buselli suona forte e chiaro: non lasciarsi andare a facili trionfalismi e tenere alta l’attenzione sui nodi ancora al pettine. Partendo proprio dal piano di salvataggio parziale presentato dall’amministratore delegato Giuseppe Muzzi e dalla doppia partita ai tavoli capitolini.
«Con il consiglio comunale aperto di zona vogliamo raccogliere tutte le voci di coloro che, nella vicenda Smith, rischiano in breve tempo di essere dimenticati – aggiunge il primo cittadino – sperando che tutti i sindaci possano essere presenti per dare ancor più forza all’iniziativa. Ma il mio appello si rivolge anche a tutto il mondo politico, affinché tutti i buoni propositi elettorali divengano certezza in quella sede».
