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Salina: incontro fra azienda e rsu

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L’obiettivo è produrre 150mila tonnellate di sale entro il 2020

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Cecina – Rosignano

Autore: Andreas Quirici

Il dado sembra ormai tratto. La Locatelli Saline di Volterra, la ex Salina di Stato, riparte con obiettivi ambiziosi dopo un lungo periodo in cui le voci di chiusura e di licenziamento per i 40 dipendenti si sono rincorse gettando nello sconforto l’intera Valdicecina. Il rischio di perdere un altro tassello importante per l’occupazione, oltre a una produzione tipica e importante come quella del sale è stato concreto per molti mesi. Ma alla fine tutto sembra essersi risolto per il meglio. E la fine definitiva alla crisi è stata messa ieri, quando la proprietà ha incontrato la Rsu e i sindacati per illustrare il piano di cinque anni e da 4,5 milioni d’investimento. Il tutto, malgrado ci sia stato comunque l’immancabile incidente di percorso. Quello che doveva essere il nuovo socio, l’italo-irlandese Antony Doyle, il giorno dopo l’incontro fatto in Regione per illustrare la bozza del piano industriale, si è defilato dall’operazione. «Ci ha mandato semplicemente una mail dicendoci che aveva trovato un investimento migliore e più appetibile», sottolinea il nuovo amministratore delegato Gian Luigi Cadei. Doyle sarebbe entrato in società portando una dote di un milione di euro per l’acquisto del sistema di cogenerazione. La soluzione trovata alla mancanza del milione è l’affitto di due cogeneratori invece che l’acquisto. Il risultato non cambierà e, nelle intenzioni dell’azienda, è quello di abbattere del 50% i costi energetici che ammontano a 4 milioni di euro attualmente. Il nuovo sistema sarà a regime da giugno e consentirà un risparmio di un milione per il 2016. «In questo anno produrremo 115mila tonnellate di sale – riprende Cadei – mentre l’obiettivo per il 2020 è quello di arrivare a150mila tonnellate. D’altra parte il problema di questa struttura è quello di abbassare i costi energetici e di rendere efficienti gli impianti. Ed è l’obiettivo che ci poniamo per questo periodo». Paura scacciata anche con la rateizzazione del debito tra la Salina e i gestori dell’energia, Enel ed Eni. Un passaggio fondamentale a cui ha lavorato assiduamente anche la Regione, con i cui responsabili sindacati e proprietà si dovrebbero incontrare entro quindici giorni. «A quel punto avremo chiuso il cerchio – dice Vincenzo Parrella, sindacalista della Cgil – perché con la garanzia della Regione avremo la certezza che la produzione di sale continuerà a esistere a Volterra e che le famiglie dei circa 40 dipendenti continueranno ad avere un salario su cui contare. Ed è questo l’importante». Soddisfatto anche Federico Mambrini della Uil: «L’incontro è stato positivo e ci auguriamo possa essere il primo passo per uno sviluppo positivo per una realtà così importante per la Valdicecina».