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Rossi ai Comuni geotermici: passiamo da una logica di compensazione a un progetto di sviluppo dei territori geotermici, condiviso con Cosvig ed Enel

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Il Presidente della Regione Toscana ha incontrato a Radicondoli i sindaci e le imprese delle aree geotermiche proponendo ad Enel Green Power un percorso per rilanciare lo sviluppo economico di questo territorio

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

«Non voglio discutere oggi se e come debba essere sviluppata la geotermia. La linea della Regione è molto chiara in tal senso: questa fonte energetica sta al pari di tutte le altre energie rinnovabili nel quadro europeo 20-20-20, contribuisce al fabbisogno energetico della Toscana per oltre il 25%, l’Assessore Bramerini ha preparato un Paer (Piano Ambientale ed Energetico Regionale, n.d.r) in cui si dice che non ci saranno espansioni per l’alta entalpia ma non si rinuncia all’utilizzo della media e bassa entalpia. Tutto questo tenendo assieme gli aspetti ambientali, paesaggistici, di tutela della salute pubblica. Su questi temi sono disponibile a riprendere la discussione quando volete. Oggi vorrei, però, parlare di geotermia come motore di sviluppo di questo territorio».
Ha esordito così il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, di fronte ai Sindaci delle aree geotermiche che hanno partecipato la mattina del 6 giugno ad un incontro  sul tema “Energia e competitività” assieme alle imprese del territorio e ad Enel Green Power.
Dopo un saluto del Sindaco di Radicondoli Emiliano Bravi, appena riconfermato alla guida dell’Amministrazione, è stato avviato un confronto con Enel Green Power per sostenere la specializzazione delle imprese e rafforzare così l’indotto locale non solo nei settori dei servizi ma anche dell’elettromeccanica e dell’automazione. Oltre alle ricadute locali con le commesse geotermiche, l’obiettivo è di attrarre investimenti da parte di altre aziende nei territori geotermici, dove si potrebbe utilizzare il calore proveniente dalle centrali anche per usi industriali diretti.
Rossi, dopo aver scherzosamente detto a Enel Green Power «dovete prendere la residenza fiscale in Toscana!» ha poi indicato tre punti su cui a suo avviso è necessario lavorare «per rilanciare sviluppo economico ed occupazione in questi territori che un tempo si sarebbero definiti marginali e adesso si chiamano periferici».
Il primo punto: «i contributi che Enel Green Power dà ai Comuni delle aree geotermiche come compensazione ambientale e royalties sono fondamentali, soprattutto nell’attuale crisi finanziaria per la manutenzione e i servizi, ma la presenza di Enel Green Power in questi territori non può continuare ad essere utilizzata come “risarcitoria” ma deve diventare un traino per lo sviluppo».
Il secondo punto: «la pratica dell’utilizzo del vapore residuo delle centrali che già oggi è in parte ceduto da Enel Green Power ha la possibilità di essere ulteriormente estesa ad altre attività». Già oggi Enel Green Power cede calore a 9 Comuni completamente tele riscaldati (cinque già conclusi e attivi da anni, due in costruzione e due in fase avanzata di progettazione), oltre a teleriscaldamenti civili e industriali, serricoltura, processi di essiccazione, centri benessere, industria alimentare (GSI). A questo proposito, sono oltre 280.000 i mq di serre riscaldate con 250 occupati. 
Il terzo punto: «serve un impegno di tutti, magari ragionando in un’ottica di consorzio, per fornire l’energia elettrica alle imprese ad un prezzo più basso e vicino a quello che viene praticato ai cosiddetti grandi consumatori, perché questo permette di attrarre investimenti e di dare una mano alle aziende che operano in questi territori, per fare economia. Il turismo da solo, per quanto importante, non ce la fa a sostenere lo sviluppo economico. I Comuni possono fare la loro parte nella realizzazione delle infrastrutture viarie e su questo la Regione è disposta a dare una mano per ottenere dal Governo che  questi investimenti possano star fuori dal patto di stabilità. Ma si deve ottenere un prezzo dell’energia che possa essere competitivo. Se per ottenere questo è necessario che le imprese si riuniscano in consorzio, lo possono fare, magari utilizzando CoSviG e se serve un aiuto della Regione siamo disposti a darlo».
I temi posti dal Presidente Rossi alla discussione hanno trovato consenso sia tra i Sindaci che tra le imprese presenti. Tutti hanno evidenziato l’importanza di avere una riduzione nei costi di energia elettrica, di poter utilizzare in forma diretta il calore geotermico e di poter avere da parte di Enel Green Power un supporto anche nel trasferimento di know how, così da far crescere imprese locali in grado di rispondere alle necessità della stessa Enel Green Power, per esempio nella manutenzione degli impianti e delle centrali.