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Rinnovabili, Rossi all’attacco

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Critiche a Passera: «No al taglio degli incentivi »

Fonte: Il Tirreno, Cronaca Toscana

Autore: Gabriele Firmani

Enrico Rossi contro Corrado Passera. Il ministro dello Sviluppo economico ha annunciato, nei giorni scorsi, l’intenzione, da parte del governo di rimettere mano al pacchetto di incentivi in vigore per la realizzazione di nuovi impianti di energia elettrica da fonti rinnovabili, ma il governatore toscano ha prontamente replicato che «tale passo indietro equivarrebbe a un vero e proprio disastro per lo sviluppo dell’intero settore della Green economy». «Alla prossima conferenza Stato-Regioni – ha anticipato Rossi – presenteremo una proposta di legge, da far poi recepire al governo tramite decreto, che preveda, assieme al mantenimento inalterato degli attuali regimi di incentivazione fiscale per le energie rinnovabili, la proroga oltre il 31 dicembre 2012 della possibilità di deduzione del 55% delle spese sostenute per la riqualificazione energetica degli immobili. E se non si sa dove andare a reperire le risorse necessarie al finanziamento di entrambi i piani – ha continuato – si vadano a prendere dagli incassi derivanti dall’abolizione del “beauty contest” per l’assegnazione delle frequenze televisive del digitale terrestre». D’accordo con Rossi si è detto anche il deputato e responsabile Green Economy del Partito democratico, Ermete Realacci: «La ripresa dell’economia italiana – ha sottolineato – non può che passare dallo sviluppo delle energie rinnovabili; non possono essere ritenute accettabili le prime bozze di riforma al piano di incentivi, alcune per altro circolate su carta intestata Enel. In Toscana ci sono già 26140 imprese impegnate nella produzione di prodotti di beni e tecnologie green». Va giù pesante contro la sortita del ministro Passera anche l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini: «Non si può assistere ogni anno – ha dichiarato – a cambiamenti in materia di incentivi, che sono destabilizzanti per le imprese che intendono investire in nuovi impianti ad energia rinnovabile». Per Bramerini il futuro verde della Toscana rimane comunque segnato: «Due – ha ricordato – due saranno i filoni, biomasse e geotermia, attorno a cui sviluppare la produzione di energia rinnovabile». Il primo riceverà alimentazione dalla manutenzione dei boschi e dagli scarti della lavorazione agroforestale,mentre la geotermia potrà continuare a svilupparsi tramite la realizzazione di nuove centrali utilizzanti il calore presente nel sottuosuolo delle province di Siena, Pisa e Grosseto.