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Ricordo di un amico scomparso

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Puccio Corona, firma prestigiosa del tg1 è scomparso, il 31 dicembre, a 71 anni

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

La natura, l’ambiente e il mare, una vita su e giù per il mondo. Puccio Corona, storico inviato della Rai, ci ha lasciato, il 31 dicembre, a 71 anni. Era diventato un amico del CoSviG, rimanendo in contatto con la nostra struttura anche dopo essere andato in pensione. Nel 2005 realizzò, con sapienza e mestiere, un ampio servizio sul nostro territorio per uno speciale del tg1. All’epoca si stavano mettendo le basi per il Distretto delle Energie Rinnovabili e di tutta l’attività avviata in seguito, come la Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili e le iniziative nel settore della ricerca. Firma prestigiosa del Tg1, riuscì ad esaltare l’area geotermica della Toscana coma amava fare sempre, toccando le corde dell’educazione ambientale e di tutela di questi paesaggi così diversi e particolari. Era rimasto incuriosito dai nostri progetti. “Teniamoci in contatto– aveva detto. Nei mesi scorsi si è prodigato per darci consigli nell’organizzazione della RETE nazionale dedicata alle “terre dal cuore caldo”, un progetto di grandissimo interesse ed alto valore scientifico, per la promozione e la valorizzazione di questi territori, da utilizzare per riconoscere le tappe evolutive della storia del nostro pianeta. In questo contesto ci suggeriva : “E’ importante chiedersi quali siano i modelli di comunicazione dei territori di origine vulcanica, quali i valori sociali e culturali di riferimento”. E ricordava la sua terra di origine: Catania. “Come l’Etna, patrimonio UNESCO– ci diceva-il comprensorio geotermico della Toscana, deve credere nella promozione del territorio, esaltandolo con tutte queste peculiarità di vulcani estinti la cui ultima eruzione risale a oltre 10 mila anni fa”. Erano luoghi che aveva conosciuto bene come inviato dell’azienda di Viale Mazzini: Salina, Amiata, Vulsini, Cimini, Colli Euganei, Vico, Sabatini, Isole Pontine, Roccamonfina e Vulture. E poi ivulcani quescienti: Colli Albani, Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio, Lipari, Vulcano, Panarea, Isola Ferdinandea ed infine Pantelleria dove aveva una casa. Puccio Corona faceva un riferimento sempre ai vulcani attivi, Etna e Stromboli, che eruttano frequentemente e che, per le condizioni di attività a condotto aperto, presentano una pericolosità ridotta. Molto probabilmente nella sua città si farà la presentazione ufficiale di questa nuova iniziativa del CoSviG, messa in cantiere insieme a Puccio Corona. Il progetto sarà presto esteso ai territori in cui si manifestano fenomeni di natura geotermica o di emissioni di altri gas allo stato secco, provenienti dal suolo, ed ai luoghi dove sono presenti sorgenti di acqua calda di origine profonda. Questi luoghi, per la loro natura, riescono più di altre aree a coniugare la tutela dell’ambiente con la valorizzazione del paesaggio, investendo nello sviluppo sostenibile. Temi cari al nostro caro amico scomparso.