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Ricerca scientifica e geotermia nei Campi Flegrei

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Incontro con il prof. Giuseppe De Natale, Direttore dell’Osservatorio Vesuviano.

Fonte: Amd.meridem.org

Autore: Associazione Meridionalismo Democratico

locandinaMercoledì 8 luglio 2015, presso la sede dell’Associazione per il Meridionalismo Democratico a Pozzuoli, il prof. Giuseppe De Natale, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, ha tenuto una conferenza sulla ricerca scientifica e le prospettive per la geotermia nei Campi Flegrei.  La conferenza si prefissava di fornire ai nostri iscritti, simpatizzanti e ospiti, cui diversi membri di altri movimenti e associazioni attivi sul territorio flegreo, dati e informazioni utili per sviluppare una posizione politica sul tema della geotermia nei Campi Flegrei, scevra di informazioni sensazionalistiche e parziali che spesso sono il risultato di manovre che nulla hanno a che fare con il bene comune e rasentano la superstizione, come è successo negli ultimi anni ogni volta che si parla di perforazioni relative alla ricerca scientifica o alla geotermia nei Campi Flegrei.

Il prof. De Natale ha illustrato la storia e le caratteristiche vulcanologiche e sismiche dei vulcani nel napoletano, soffermandosi sul Vesuvio, Ischia e i Campi Flegrei, spiegando anche la tipologia delle eruzioni e le possibili conseguenze sui territori.  Ha parlato di come sono avvenute le eruzioni nel passato, le colate laviche, le esplosioni e l’effetto del vento nel trasporto di ceneri e lapilli verso zone lontane.  De Natale ha anche ricordato ai presenti che i vulcani del napoletano sono fra i più monitorati al mondo, con personale presente 24 ore al giorno nelle sale dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (INGV) dove confluiscono i dati di tutte le centraline posizionate sul territorio.  sala da dietroPer De Natale, è fondamentale che i cittadini siano coscienti del fatto che vivono su un vulcano e che, mentre per i terremoti si può ridurre il rischio moltissimo costruendo bene case e luoghi di lavoro, nel caso di un’eruzione vulcanica non c’è altra protezione se non l’allontanamento delle persone dalla zona dell’eruzione.  In breve, è fondamentale avere piani di evacuazione e sapere cosa fare se e quando uno dei nostri vulcani dovesse decidere di svegliarsi.
Nella seconda parte della conferenza, il prof. De Natale ha illustrato cosa è la geotermia e come negli ultimi 50 anni abbia fatto grandi passi verso una tecnologia sempre meno costosa e meno “invasiva”.  Ha spiegato che la geotermia è utilizzata sia per fornire acqua calda e riscaldare le abitazioni sia per produrre corrente elettrica. De Natale ha ricordato che la prima produzione di energia elettrica attraverso la geotermia avvenne in Italia il 4 luglio 1904 per merito del principe Piero Ginori Conti, che sperimentò il primo generatore geotermico a Larderello in Toscana.  Da allora ad oggi, gli impianti sono stati perfezionati e resi sempre più compatibili con le moderne concezioni ambientaliste.  Oggi esistono impianti a bassa entalpia che sfruttano il calore presente in strati abbastanza superficiali della crosta terrestre. Esistono anche sistemi basati sulla reiniezione dei fluidi, dopo il loro sfruttamento, riducendo il potenziale inquinante sia dei liquidi sia dei gas che accompagnano l’estrazione di acqua dal sottosuolo, ristabilendo nel tempo le condizioni ambientali iniziali.  De Natale ha ricordato l’interesse dell’ENEL e dell’AGIP per la geotermia nei Campi Flegrei e come i pozzi scavati negli anni 50 non sono stati mai utilizzati per creare impianti, sia per motivi scientifici sia per probabili motivi di politica economica.  Oggi, la geotermia nei Campi Flegrei potrebbe rappresentare un’importante elemento di sviluppo sostenibile perché con le nuove tecnologie sarebbe possibile produrre energia a basso costo e con un impatto ambientale praticamente nullo.

intervento de natale

Il prof. Giuseppe De Natale

A fine conferenza, il prof. De Natale a risposto ad alcune domande poste da rappresentanti di movimenti attivi sul territorio inerenti alla potenziale pericolosità di un progetto pilota proposto per la zona di Via Pisciarelli-Via Scarfoglio nella conca di Agnano, sul lato della Solfatara.  De Natale ha ricordato che qualsiasi iniziativa industriale ha un aspetto di rischio che va attentamente valutato dagli esperti e giudicati dalle competenti autorità istituzionali.  Nel caso del progetto pilota “Scarfoglio”, è il Ministero dell’Ambiente che valuta i rischi, avvalendosi di opinioni di professionisti e di istituti specializzati nella materia specifica.  Per quanto riguarda le diverse opinioni di scienziati sull’opportunità di sviluppare la geotermia nei Campi Flegrei, De Natale ha evidenziato che è necessario evitare performance da talk show televisivo con il pubblico che giudica le opinioni, perché questioni complesse e scientifiche, come quelle dell’impatto della geotermia, vanno poste nelle sedi corrette dove chi ha le necessarie competenze può dare una opinione informata a chi deve prendere le decisioni del caso.  Per De Natale è fondamentale ricordare che, in ultima analisi, è il ruolo della politica con la “P” maiuscola prendere le decisioni rispetto alla geotermia, assumendosi la responsabilità delle proprie decisioni e rispondendone poi all’elettorato.

intervento citarella

Alessandro Citarella, coordinatore campano dei Meridionalisti Democratici

Alessandro Citarella, coordinatore regionale dei Meridionalisti Democratici, prendendo spunto dalla dichiarazione di De Natale sul ruolo della politica, ha ribadito con forza che la questione della geotermia nei Campi Flegrei deve essere decisa politicamente sulla base di valutazioni scientifiche, economiche e ambientali, in piena sintonia con le esigenze di sicurezza della popolazione.  Per Citarella, le istituzioni locali e le organizzazioni che rappresentano i cittadini devono svolgere un ruolo di primo piano, non lasciando spazio alle speculazioni delle grandi multinazionali dell’energia che, semmai, non vorranno mai che i Campi Flegrei possano sfruttare a beneficio della popolazione locale il potenziale della geotermia.  Citarella ha anche ricordato che le trivellazioni petrolifere e il fracking non vanno confuse con la geotermia come invece alcuni movimenti locali tentano di fare, creando notevole confusione e panico nella popolazione.intervento nicola

Nicola Olivieri, presidente dell’Associazione per il Meridionalismo Democratico, che ha organizzato la conferenza, ha ringraziato il prof. De Natale esprimendogli anche la solidarietà degli associati per gli attacchi personali che ha ricevuto nel suo ruolo di Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, ribadendo che è fondamentale separare la scienza dalla superstizione, ricordando che il Sud ha diritto di decidere come utilizzare i suoi territori, sviluppando e utilizzando dove possibile, le fonti di energia rinnovabile e ecocompatibile, come nel caso della geotermia dei Campi Flegrei.

 

discussione de natale, gargiulo e ciro di francia

Massimiliano Gargiulo, Giuseppe De Natale e Ciro Di Francia