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Presentato il progetto europeo GeoPower che vede la Provincia di Ferrara come leader partner

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Progetti europei finanziati alla Provincia per oltre tre milioni. Fra questi, GeoPower che vede la Provincia come leader partner di una platea composta da undici paesi europei.

Fonte: Provincia di Ferrara

Autore: Provincia di Ferrara

La presentazione di GeoPower è avvenuta in Castello Estense con una due giorni di lavori – primo Kick Off Meeting – con la partecipazione di tutti i partner coinvolti (2 e 3 dicembre nella sala del Consiglio provinciale).
Il tema, come si intuisce dal titolo, è quello della geotermia, intesa come fonte energetica rinnovabile, le cui prospettive economiche e di impiego sono date in forte espansione.
‘Il convegno – ha spiegato l’assessore ai Fondi comunitari Davide Nardini – si pone come uno scambio di informazioni e conoscenze tra i massimi esperti europei nel campo e vuole impostare i primi passi per un lavoro che conduca alla definizione di piani regionali e locali per lo sfruttamento di questa risorsa energetica’.
Tra i paesi considerati battistrada in questo ambito ci sono la Germania e quelli scandinavi i quali, in un certo senso, hanno fatto la storia della geotermia.
In Italia le prospettive sono giudicate interessanti con buoni margini di crescita.
‘Dal punto di vista tecnologico – ha detto Savino Basta, rappresentante di Egec (European Geothermal Energy Council) – possiamo dire di essere arrivati alla maturità impiantistica, grazie all’esperienza dei paesi apripista e la tecnica consiste nell’estrazione dal sottosuolo di acqua calda con l’ausilio di pompe alimentate a loro volta da calore, anche se – ha aggiunto – non dobbiamo considerare la geotermia come una bacchetta magica risolutrice di tutti i problemi energetici’.
Due sono gli elementi che ne possono favorire lo sviluppo da un’esperienza tuttora giudicata di nicchia, ad una fase più propriamente di mercato: l’approccio politico-normatico, con leggi e regole che facilitino l’accesso e l’utilizzo di questa fonte energetica, e l’innovazione tecnologica.
L’Italia, in particolare, seppure arrivata dopo nella corsa alla geotermia, è considerato un paese all’avanguardia sotto l’aspetto della tecnologia applicata a questo settore. La zona di produzione avanzata e riconosciuta a livello europeo è quella del distretto triveneto orientale.
Parallelamente l’Europa sta andando verso l’impiego di standard impiantistici, campo nel quale l’Italia figura fra i primi della classe, e di diffusione delle conoscenze. Proprio sulle prospettive nazionali è sceso ulteriormente nel dettaglio Tommaso Franci, rappresentante Ugi (Unione italiana geotermia), secondo il quale l’Italia è all’inizio di un ciclo di politiche che hanno un orizzonte fino al 2020. ‘Nel frattempo – ha precisato – il governo sta disciplinando il recepimento della direttiva europea nel settore’.
Coordinatore del progetto è Marco Meggiolaro della ditta Euris di Padova.