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Pistoia: Ecco le case a costo energetico zero

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Il caldo e il fresco arrivano dalla terra. Aperto il cantiere a Masotti

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Pistoia

Autore: Tiziana Gori

 

Quattro terratetto, dai 140 ai 200 metri quadrati, con giardino e garage interno. Sono in costruzione in via Amendola, nella fascia pedecollinare di Masotti, le “Zero Energy Houses”, che non consumano energia primaria e non emettono gas serra. Le quattro case geotermiche saranno pronte entro il dicembre del 2011.

A progettarle lo studio tecnico Pastacaldi di Pistoia, dell’ingegner Patrizio Pastacaldi, che già dal 1978 realizza edifici a ridotto consumo energetico.

«Lo scopo – spiega Pastacaldi – è quello di costruire abitazioni che offrano il massimo comfort abitativo con costi di esercizio possibilmente ridotti a zero, e con costi di costruzione confrontabili con le soluzioni convenzionali di pari prestazioni. Ciò è reso possibile dall’impiego di materiali avanzati, di eccezionali caratteristiche prestazionali, e di impianti termici che sfruttano fonti rinnovabili di energia».

Per quello che riguarda i costi di vendita «non si dovrebbero discostare da quelli del mercato abitativo in zona Serravalle: dai 2500 ai 3700 euro per metro quadrato».

Il cantiere dei lavori è già aperto. Ma come viene raggiunto l’obbiettivo del non consumo di energia primaria e della non emissione di gas serra?

«Grazie ad un’attenta progettazione: sia dell’involucro degli edifici, con l’impiego di speciali materiali isolanti multi riflettenti, che con impianti di climatizzazione che impiegano pompe di calore geotermiche reversibili con recupero totale del calore di condensazione per la produzione dell’acqua calda sanitaria».

I multi-riflettenti sono materiali di isolamento di ultima generazione: «Venti millimetri di questo isolante equivalgono a 24 centimetri di lana di vetro. Per quello che riguarda il tetto – prosegue Pastacaldi – la copertura è di legno, ventilata. Per diminuire il caldo in estate, sotto le tegole c’è una corrente d’aria che rinfresca il sottotetto».

Una volta che «sull’involucro dell’edificio è stato fatto, fermo restando l’obbiettivo di contenere i costi al minimo, quanto era possibile fare, si passa al secondo obbiettivo».

I terratetto non hanno l’allacciamento al metano. «Il caldo per l’inverno e il fresco per l’estate, nonché l’acqua sanitaria, vengono prodotti da fonte rinnovabile: in questo caso dal calore geotermico ottenuto da 4 sonde profonde 100 metri».

La nuova normativa prevede che per ogni nuova unità abitativa la produzione del 50% del fabbisogno di acqua calda sanitaria sia ottenuta da fonte rinnovabile. Per i terratetto di Masotti siamo al 100%.

«Prevede anche l’installazione di 1 Kw/picco di energia elettrica da fotovoltaico. A differenza delle case geotermiche sul viale Adua, sempre da me progettate, che non hanno il fotovoltaico, qui l’azzeramento dei costi energetici è reso possibile da impianti fotovoltaici dimensionati per coprire il fabbisogno di energia elettrica medio annuo».

Anche i consumi di acqua pubblica sono fortemente limitati, mediante la realizzazione di depositi interrati per la raccolta di acqua piovana, della capacità di 40mila litri per abitazione, e da una rete di distribuzione separata, all’interno degli edifici, per le utenze non potabili.