Le energie rinnovabili sono in crescita anche in questo momento di crisi economica, a conferma che il loro sviluppo rappresenta un trend strategico praticamente per tutto il pianeta. Una iniziativa importante parte dalla Banca Mondiale, che ha annunciato in questi giorni un nuovo progetto per i paesi in via di sviluppo concernente l’energia geotermica.
L’energia geotermica è generata all’interno della terra da fonti di calore geologiche. Si basa sullo sfruttamento del calore della terra, il gradiente geotermico, creato dal decadimento di minerali radioattivi, come ad esempio l’uranio, contenuti all’interno della crosta terrestre, oppure ancora più in profondità.
Si tratta di migliorare le attività connesse alla perforazione esplorativa, identificando i siti promettenti ed il sostegno finanziario a progetti ritenuti validi. Si prevede lo stanziamento iniziale di 500 milioni di dollari da parte di diversi finanziatori, che potranno intervenire sia individualmente, sia attraverso canali come il Climate Investiment Fund od il Global Environment Facility.
Il piano punta strategicamente ad espandere la produzione di energia rinnovabile nei paesi in via di sviluppo, puntando proprio sull’energia della terra, grandemente sottoutilizzata e che potrebbe risolvere in modo permanente il problema del rifornimento energetico, e, quindi, quello dello sviluppo economico.
L’energia geotermica presenta un triplice vantaggio, è pulita, affidabile e soprattutto, locale. Questo significa che la geotermia ha le caratteristiche giuste per assumere il ruolo di volano della crescita, diventando la vera e propria fonte di energia primaria e caratterizzandosi come una risorsa indispensabile per il futuro di regioni ancora contrassegnate dal sottosviluppo.
