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Piano Energetico Provinciale di Pisa: primo atto

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La provincia ha avviato l’iter per giungere all’adozione del nuovo Piano Energetico Provinciale (Pep) entro il prossimo anno.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Il primo passo per il nuovo piano energetico (Pep) della provincia di Pisa è stato fatto: la giunta ha, infatti, approvato l’avvio del procedimento che dà luogo al processo di partecipazione pubblica per cui è stato nominato il garante della Comunicazione e dell’Informazione. La fine di questa fase è prevista per la primavera prossima, quando il documento dovrebbe approdare in consiglio. Dopo essere sottoposto alla valutazione ambientale strategica (VAS) e quindi a una nuova fase di osservazioni il Pep dovrebbe arrivare alla definitiva approvazione entro il 2011.

Il Piano energetico rappresenta l’insieme d’interventi e linee guida che regoleranno il consumo e la produzione di energia nei prossimi anni nell’ambito del territorio della provincia di Pisa.

I principi fondativi del piano, in linea con quanto indicato anche nel Pier (Piano di Indirizzo Energetico Regionale), sono quelli stabiliti dall’Unione Europea con gli obiettivi del 20-20-20 da raggiungere entro il 2020, ossia ridurre del 20% le emissioni di gas serra, aumentare del 20% l’efficienza energetica e giungere al 20% dei consumi finali di energia attraverso l’impiego di fonti rinnovabili.

Per rispettare questi obiettivi il Pep pisano punta quindi al risparmio energetico e allo sviluppo delle rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica.

Il piano, come deliberato dalla giunta, «fornirà, in sintesi, un inquadramento particolareggiato del territorio in merito ai consumi energetici, all’efficienza energetica e alle possibilità di utilizzo delle fonti rinnovabili, in modo da individuare le principali criticità e potenzialità del sistema energetico ambientale. Esso definirà gli obiettivi minimi di risparmio energetico nei diversi settori di utilizzo e di produzione di energia tramite fonti rinnovabili».

Per la produzione di energia elettrica il piano punta «a uno sviluppo della generazione da fonti rinnovabili del 20% (597.988 MWh) sui consumi finali del 2020 secondo le potenzialità e le vocazioni territoriali; stesso obiettivo del 20% per la produzione di energia termica (pari a 104.749 TEP risparmiati)».

Lo sviluppo della geotermia è previsto sui versanti della media e bassa entalpia, per i quali è in programma il raggiungimento di una potenza installata (compresi gli attuali) di 50 MW complessivi (elettrici e termici).

Per l’eolicosu cui la provincia di Pisa ha già autorizzato 6 impianti e altri 4 sono in corso di autorizzazione – «è prevista la realizzazione di parchi per un obiettivo minimo di 100 MW. E’ in programma inoltre la realizzazione di impianti mino-eolico per un totale di almeno 15 MW, di cui uno è in corso di autorizzazione».

Per il fotovoltaico, dove ad oggi in provincia risultano autorizzati 44 impianti e 46 sono in corso di autorizzazione, l’obiettivo è di raggiungere una potenza installata di almeno 70 MW, che comprende anche .

impianti a terra, con precise indicazione per la loro ubicazione.

«Per quanto riguarda l’occupazione di suolo legata alla realizzazione di impianti – ha precisato l’assessore Picchi – possiamo già anticipare che sarà interdetta nelle aree agricole di pregio».

Il sole sarà utilizzato anche per impianti termici con l’installazione di pannelli solari sul 20% degli edifici residenziali e sul 50% delle strutture turistiche della provincia.

La produzione di energia da biomasse prevista dovrebbe portare all’installazione di circa 500 MW termici per impianti di riscaldamento e 15 MW per la produzione di energia elettrica e calore da destinare ad attività con alto numero di ore di utilizzazione.

Si prevede anche un incremento della potenza da biogas installata fino a 5 MW, che adesso è rappresentata da 6 impianti autorizzati e uno in corso di autorizzazione.

Anche il recupero energetico dei rifiuti dovrà dare il suo contributo, per cui è previsto un incremento delle potenzialità attuali fino ad almeno 15 MW.

«Vogliamo diventare la provincia più “rinnovabile” della Toscana – hanno detto il presidente della Provincia Andrea Pieroni e l’assessore all’ambiente Valter Picchi presentando le linee generali del piano, che ha come obiettivi specifici proprio «la promozione dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e la riduzione dei consumi energetici».
In provincia di Pisa l’energia elettrica è già totalmente prodotta da fonti rinnovabili grazie al contributo determinante della geotermia (98,3%), seguita dall’utilizzo energetico del biogas e dei rifiuti solidi urbani che forniscono un contributo pari all’1,1%, dall’eolico (0,6%) e dal fotovoltaico (0,1%): una produzione che rende quindi il territorio autosufficiente su questo versante.La produzione elettrica – rilevano alla provincia- supera il fabbisogno provinciale, determinandone l’esportazione verso le altre province toscane.

Per la produzione di energia termica, è invece ancora quasi completamente dipendente da fonti fossili.

Riguardo ai consumi finali la Provincia di Pisa incide a livello regionale quasi per il 10%; la domanda di energia è quasi monopolizzata dal settore civile e dai trasporti che consumano rispettivamente il 12,7% e il 5% in più rispetto alla media regionale, mentre l’agricoltura e l’industria circa la metà della media regionale.

Settori su cui si è scelto quindi di «porre la massima attenzione per ridurre i consumi ».

Le linee guida che caratterizzano il piano energetico della Provincia di Pisa sono quindi improntate al risparmio, all’efficienza energetica e ad un forte sviluppo delle energie rinnovabili con l’obiettivo di costruire anche una filiera industriale del settore.

«Il nuovo piano regionale prevede l’individuazione di distretti di settore – ha dichiarato il presidente Pieroni – e noi ci candidiamo per le energie rinnovabili a un ruolo di primo piano, in considerazione della presenza sul nostro territorio di strutture di ricerca d’eccellenza ed aziende altamente tecnologiche. In prospettiva, penso allo sviluppo di un’industria delle fonti rinnovabili».