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Una serata da ricordare, quella di ieri 9 Dicembre, che segnerà indubbiamente questo Natale a Piancastagnaio ed anche, vogliamo dire, sull’Amiata, per la visita a Favoliamo verso il Natale, di Don Zelio Vagaggini, conosciutissimo sacerdote, oggi 91enne, che ha segnato sicuramente più di 60 anni di storia pianese e non solo.
Sollecitato nella decisione e accompagnato per tutto il tempo dal Sindaco Vagaggini, Don Zelio, ha fatto visita al centro storico e alla Rocca di Babbo Natale, dopo aver detto messa presso la Casa Famiglia della Colta, da lui fondata nei primi anni ’70. Con lui Perfetta, una delle fedeli volontarie, in rappresentanza di tutta la Casa Famiglia, la struttura pianese che da decenni ospita persone con ogni tipo di problematica dove, la cura della principale, la solitudine, causata da inifnite motivazioni, è motivo dell’impegno quotidiano del sacerdote e dei volontari che vivono direttamente nella Casa.
Aiutati entrambi dagli operatori della Misericordia di Piancastagnaio, Don Zelio e Perfetta, dopo un giro in auto per le vie illuminate del centro storico e del paese nuovo, sono giunti alla Rocca Aldobrandesca, divenuta in questo periodo natalizio, la “Rocca di Babbo Natale”, salendo fino al mastio dove la casa vera e propria si sviluppa, non prima di aver salutato ogni persona incontrata.
Vedere Don Zelio a giro per il paese e per di più alla Rocca, non può non essere che una sorpresa, vista la sua permanenza quasi costante alla Casa Famiglia, dovuta anche a qualche acciacco dell’età. Dopo un’intima chiacchierata sottobraccio col primo cittadino e una serie di abbracci augurali a chi lo salutava emozionato, il sacerdote e Perfetta, sono entrati meravigliati all’interno della grande torre, dove la “Rocca di Babbo Natale” è stata realizzata.
“Una meraviglia – è stato uno dei primi commenti di Don Zelio, seguito dalla stessa Perfetta – Una rocca dove tanti anni non entravo e che ricordavo vuota… Ora la ritrovo illuminata, piena di colori e di gente, proprio nel periodo del Natale. Non più guarnigioni militari come un tempo, non più il silenzio delle stanze vuote e la chiusura delle porte, ma le voci della gente e dei bambini, tutto nella luce e nel colore della gioia natalizia. E’ questo il messaggio di pace che ci dona il Natale e questa Rocca così bella, ne deve essere la portavoce. E’ ora un ambiente animato, che chiama alla visita, alla sua conoscenza e riscoperta.”
Parole che non possono non essere ascoltate con attenta riflessione e che le tante persone presenti, hanno fatte proprie, non nascondendo la giusta emozione e il rispetto all’uomo e al senso del messaggio. Lo stesso Sindaco Vagaggini, sempre a fianco di Don Zelio, ne ha voluto dare testimonianza, ricordando il grande lavoro dei volontari, che nei mesi hanno realizzato gli addobbi e allestimenti, spinti da uno spirito di impegno e cordialità, cercando di donare al visitatore messaggi di gioia e serenità, attraverso la Rocca di Babbo Natale, dedicata alla famiglia e allo stare insieme.
Una visita attenta, quella di Don Zelio e Perfetta, che si sono intrattenuti con i presenti, in particolar modo i bambini e gli elfi accompagnatori. “Un lavoro bellissimo – ha detto con enfasi il sacerdote – e il lavoro è parte fondamentale della vita dell’uomo, qualunque esso sia. Mi sento di abbracciarvi tutti, come abbracciare tutto il mondo in questi giorni dell’Avvento; il risultato del vostro lavoro è anche nel senso di comunione e fraternità che avete dovuto necessariamente avere per realizzare una così bella cosa. Bravi!”
Don Zelio è voluto arrivare nel punto più alto del mastio, dove il Babbo Natale della Rocca lo attendeva con il sorriso. Un abbraccio tra i due, così come Perfetta e il protagonista più atteso, dalla lunga barba bianca, che tutti vogliono vedere e conoscere. Ma è proprio qui, nel momento dove il sogno prende il volo attraverso la slitta e le renne poste nella stanza e direzionate verso il cielo, che il sacerdote, si ferma in preghiera con i presenti; un gesto spontaneo, proprio pensando ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie. E’ qui che Don Zelio invita a pregare per il giovane Jeremy, dedicando parole di amore, al povero ragazzo che ha lasciato tragicamente la sua famiglia due giorni ad Abbadia S. Salvatore: “Uniamoci nella preghiera per questo Angelo che è giunto in Cielo, anche lui a cantare sulla grotta di Betlemme. Il pensiero va ai genitori che piangono e a tutti coloro che sono stati colpiti da questo avvenimento. Ricordiamoli tutti, pensando al pianto della Madonna, sotto la croce di Gesù, suo figlio, di cui prima ne aveva visto lo strazio. Che questo nostro, abbia il riposo del Cielo, dopo aver passato, anche per pochi anni, la sua realtà terrena fatta di bontà.”
Un momento di raccoglimento profondo, intenso in una brevità raccolta in un giorno del saluto alla famiglia di Abbadia S. Salvatore, testimonianza del profondo cordoglio che pur in una giornata di festa, la vita deve dare, condiviso e voluto da tutti, per un messaggio di vicinanza alla comunità, in particolare di Abbadia colpita anche un anno fa dall’addio di un altro giovane, proprio in questo periodo.
La visita si è conclusa con altri momenti di cordialità, in attesa che i volontari della Misericordia di Piancastagnaio, tra l’altro impegnati nella prima delle tre giornate dove aiuteranno i diversamente abili o i bisognosi, a salire nella Rocca, accompagnassero Don Zelio e Perfetta alla Casa Famiglia, dove hanno con gioia raccontato la loro bella esperienza.
