Home Cosvig Per i comuni del Distretto dei territori geotermici è importante lo sviluppo...

Per i comuni del Distretto dei territori geotermici è importante lo sviluppo di questa risorsa energetica

359
0
CONDIVIDI
Nel corso del seminario che si è tenuto a Radicondoli in occasione dell’assemblea annuale per l’approvazione del bilancio d’esercizio di CoSviG, gli amministratori hanno sostenuto l’importanza strategica della geotermia

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

«La geotermia è una risorsa rinnovabile indispensabile per la politica energetica della Regione Toscana e può costituire un elemento di primaria importanza per lo sviluppo sostenibile dei territori».

Queste le conclusioni dell’intervento del direttore di CoSviG Sergio Chiacchella nel seminario “La geotermia nella politica energetica della Regione Toscana” che si è tenuto a Radicondoli, in occasione dell’assemblea annuale dei soci per l’approvazione del bilancio.

Al seminario, cui erano presenti i sindaci e gli assessori delle amministrazioni che fanno parte del Distretto dei territori geotermici ha partecipato anche l’Assessore all’ambiente e energia della Regione Toscana, Anna Rita Bramerini.

 

«Per fare in modo che «lo sviluppo del settore geotermico sia inserito e coerente con un quadro di sostenibilità a livello locale- ha proseguito il direttore di CoSviG – è indispensabile, una forte capacità di governo da parte della Regione Toscana e un’ altrettanto forte condivisione delle scelte con i territori».

Così come «è indispensabile per uno sviluppo condiviso e una piena valorizzazione della geotermia che accanto ad una tecnologia classica, applicata con le migliori innovazioni in campo di riduzione degli impatti, cresca la volontà e la capacità degli operatori per lo sfruttamento della bassa e media entalpia, anche con l’adozione di impianti a ciclo binario».

Il tema- condiviso anche dagli amministratori del Distretto delle aree geotermiche, che hanno rilevato l’importanza della geotermia e del suo sviluppo- è allora come proseguire con la geotermia e non tanto se proseguire lo sfruttamento di questa risorsa peculiare per la Regione Toscana e occasione di sviluppo economico per i territori.

Sull’aspetto economico è intervenuto anche il presidente di CoSviG, Piero Ceccarelli, segnalando «le difficoltà poste dal patto di stabilità cui deve sottostare anche la Regione Toscana, nel trasferimento delle risorse ai territori previste dal Fondo per la geotermia per realizzare i progetti previsti nel Piano triennale ».

Una difficoltà che è stata ripresa in tutti gli interventi degli amministratori presenti, che hanno sottolineato l’importanza di trovare le modalità per evitare che i progetti già avviati sulla base del Piano triennale di sviluppo possano subire una fase di stallo in virtù dei problemi creati dal mancato trasferimento delle risorse dovuto alle rigidità imposte dal patto di stabilità.

Su questo tema l’Assessore Anna Rita Bramerini ha spiegato che la Regione sta verificando la possibilità di individuare in CoSviG una soluzione per risolvere il problema posto da questa situazione contingente ma ha anche raccomandato alle amministrazioni «di fare un salto di qualità nei progetti segnando una discontinuità con il primo periodo di rodaggio».

«E necessario – ha detto l’assessore Anna Rita Bramerini, sottolineando l’importanza dall’occasione offerta dall’assemblea dei comuni di CoSviG – che i fondi della geotermia vengano utilizzati per realizzare progetti d’area vasta. Stante la forte contrazione di risorse pubbliche serve anche il coordinamento delle province per una convergenza di risorse a favore d’interventi strategici per i territori geotermici».

Un tema al centro del dibattito – in cui si è ribadita da parte degli amministratori l’importanza strategica della geotermia- è stato anche quello relativo alla necessità di far rispettare gli impegni da parte di Enel – previsti dall’Accordo siglato con la Regione e gli enti locali – per ambientalizzare le attività produttive e per creare maggiori ricadute sui territori sia in termini di innovazioni tecnologiche sia in termini di indotto occupazionale.

«Stiamo lavorando – ha risposto l’assessore nelle sue conclusioni – perché coerentemente con le linee dettate dal nuovo PRS si determinino le condizioni più vantaggiose sia in termini d’innovazione tecnologica che di ricadute economiche sui territori: il costo del calore e dell’energia devono rendere attrattivi per le imprese i territori geotermici e devono portare nuova e qualificata occupazione. In questo senso stiamo ragionando con il presidente Rossi e convocheremo presto tutte le istituzioni firmatarie del protocollo del 2008 per cercare di sostanziare quello che andremo a discutere con Enel».