Home Cosvig Occupazione: eolico batte nucleare e carbone

Occupazione: eolico batte nucleare e carbone

408
0
CONDIVIDI
Sono i dati che emergono da una ricerca condotta da Anev e Uil e presentata a Roma nell’ambito di Zeroemission

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

 

Il numero degli occupati nel settore eolico potrebbe aumentare entro il 2020 nel nostro paese di oltre 40.000 unità, con un media di 5.000 nuovi assunti ogni anno: ovvero si può arrivare ai 67.000 addetti rispetto agli attuali 25.000.

E’ quanto ha riferito, citando i risultati dello studio condotto con Anev, il segretario confederale della Uil, Paolo Carcassi a margine del convegno “Domanda e offerta: la forza occupazionale del vento”’ tenutosi a Eolica Expo 2010 nell’ambito di Zeroemission.

<<Le prospettive nell’eolico e in tutto il settore dell’economia verde –ha sottolineato Carcassi- sono in controtendenza rispetto al resto del Paese. Nell’economia verde si produce infatti nuova occupazione. L’ipotesi condivisa da tutti parla di numeri superiori alle 6 cifre, di oltre 100.000 posti di lavoro nei prossimi 6 anni nell’ambito delle tecnologie verdi, dall’eolico al fotovoltaico fino alle biomasse. Tra l’altro, sono posti di lavoro, stabili, qualificati, e quindi si tratta di una possibilità che noi appoggiamo e sponsorizziamo.>>

Un dato ripreso e confermato dal vice presidente di Anev, Rainer Karan che ha sottolineato che <<Nel settore eolico, per ogni MW installato si creano più posti di lavoro rispetto, ad esempio, all’energia prodotta con il nucleare o il carbone.>> E questi posti i lavoro si creano <<anche lontano dalle grandi città, in provincia e nel Sud Italia, dove spesso si trovano le migliori condizioni per realizzare parchi eolici.>>

Interessante anche il livello dei profili professionali richiesti nel settore: <<Si va dal certificatore energetico al project manager, dai tecnici delle normative ai green business developer, dai site manager ai responsabili commerciali – ha spiegato Emanuela Voltini, direttore settori e specializzazione Adecco Italia – I requisiti richiesti sono, oltre alla conoscenza del settore e della lingua inglese, la disponibilità a frequenti trasferte, in aziende spesso in fase di start-up e in condizioni ambientali a volte difficili>>.

Il sorpasso del numero degli occupati nel settore dell’eolico rispetto ad altri settori di attività lo ha ricordato anche Giovanni Battista Zorzoli, presidente di Ises Italia (International Solar Energy Society).

<<Nel 2009, nel mondo- ha detto Zorzoli- il numero di occupati diretti nel settore eolico ha per la prima volta superato il numero totale dei lavoratori impiegati nelle miniere di carbone che in diversi Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, sono ancora molto numerosi. È un segnale importante e, non a caso, in America è stato recentemente coniata la definizione, per gli operai del settore delle rinnovabili, di green collars, che si stanno sostituendo ai tradizionali blue collars>>.

Ottimista, il presidente di Ises Italia, per quanto riguarda la concretizzazione di questo scenario nel nostro paese. <<Nelle proiezioni – ha spiegato- non si è infatti tenuto conto del cosiddetto moltiplicatore keynesiano che, semplificando, consiste in un incremento dei soldi spesi a fronte di un aumento dei posti di lavoro. E pur valutando una non elevata propensione dei consumatori alla spesa in questo periodo, la stima di Uil-Anev andrebbe, a mio parere, aumentata almeno del 30 per cento. A questo voglio aggiungere altri aspetti da considerare: innanzitutto, lo sviluppo dell’eolico crea anche importanti attività di downstream. Solo in Italia operano già una quindicina di imprese di dimensioni significative impegnate nella costruzione e gestione di impianti eolici. Credo, inoltre, che l’offshore abbia grandi potenzialità di sviluppo anche nel nostro Paese e, nei prossimi anni, questo comparto inizierà a incidere in modo molto significativo>>.

L’energia eolica ha poi il vantaggio di avere costi competitivi <<anche perché il vento- ha aggiunto Karan- a differenza di altri fonti energetiche, è gratuito.>>

L’eolico ha, quindi, tutti i requisiti per garantire il futuro mix energetico e la crescita occupazionale – ha concluso Karan – ma ad alcune condizioni: per il suo sviluppo sono necessarie procedure autorizzative chiare, rapide e condivise, tempi brevi, centri di connessione con la rete elettrica e una politica energetica duratura con un quadro di riferimento per le rinnovabili>>.