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L’uso della geotermia come energia termica: un’opportunità per il territorio grossetano

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Lo sostiene l’assessore al governo del territorio e all’energia della Provincia di Grosseto, Marco Sabatini

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

 

Le notizie in merito alle richieste finalizzate alla ricerca di fonti energetiche nel territorio toscano e in particolare quello maremmano, hanno suscitato qualche tempo fa un certo allarmismo nelle varie forze politiche e sociali. Una situazione subito chiarita dalla Regione che ha sottolineato che sino ad ora non sono autorizzate in Toscana nuove perforazioni geotermiche, né per altre risorse energetiche, ma che sono arrivate solo richieste per ottenere permessi di ricerca, attualmente in fase istruttoria.

Per dare ulteriori garanzie per la tutela del territorio la giunta provinciale di Grosseto ha fatto sapere che darà incarico ai propri uffici di elaborare un provvedimento che consenta all’Ente di esprimere pareri tecnici su eventuali richieste di attività di ricerca petrolifera, gasiera o su realizzazione di impianti di rigassificazione al largo delle coste maremmane.

Uno strumento specifico che fino ad ora non esisteva. La decisione della giunta presieduta da Leonardo Marras tiene conto anche della mozione contro le trivellazioni petrolifere approvata a maggioranza dal consiglio provinciale. «Vogliamo dotarci di uno piano che ci permetta di essere preparati – ha spiegato l’assessore al governo del territorio e all’energia, Marco Sabatini, – nell’eventualità che qualche compagnia chieda di poter realizzare impianti del genere a largo delle nostre coste. Ci muoviamo adesso perché siamo consapevoli di quanto il nostro territorio sia appetibile e non desideriamo certo che si verifichino da noi spiacevoli episodi come quelli che hanno ferito altri territori.»

Ma «al tempo stesso – ha ribadito Sabatini- siamo consci che il nostro sottosuolo è particolarmente ricco e può rappresentare un’opportunità: per questo vogliamo puntare, ad esempio, sullo sviluppo di energia geotermica a bassa entalpia, quella cioè relativa allo sfruttamento del sottosuolo come serbatoio termico dal quale estrarre calore durante la stagione invernale e al quale cederne durante la stagione estiva».

In linea, quindi, con quanto stabilito nel Piano territoriale di coordinamento (Ptc) approvato quest’estate, la provincia intende coniugare l’uso della risorsa con la salvaguardia del bene ambientale, dandosi strumenti di programmazione specifica.

Il Ptc contempla, infatti, uno sviluppo della geotermia nelle aree storicamente consolidate e l’incentivazione dello sfruttamento per usi plurimi, tra i quali anche quello del riscaldamento per uso domestico ed agricolo specialistico.

 

L’uso della geotermia, in particolare, come risorsa strategica per raggiungere gli obiettivi posti dal Piano d’indirizzo energetico regionale, è previsto anche nel piano energetico provinciale di Grosseto (Peap) – elaborato da un gruppo di lavoro coordinato da Co.Svi.G – tenendo conto sia degli obiettivi del Pier sia in coerenza con le linee guida generali che il Ptc prevede nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili.

Nel Peap vengono definite specifiche griglie tecniche di valutazione ambientale e di efficienza energetica in base alle quali individuare zone vocate e non vocate per la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili e si definiscono anche le potenzialità energetiche che da esse potrebbero derivare.

Per quanto riguarda in particolare la geotermia il settore dove maggiormente è possibile prevedere uno sfruttamento della risorsa è quello per usi diretti come energia termica.

In questo settore il Peap ipotizza che i quantitativi potenziali per la produzione di energia termica per la Provincia di Grosseto, mettendo assieme l’uso diretto del calore geotermico assieme a solare termico e cogenerazione da biomassa, potrebbero soddisfare una quota pari al 6% degli obiettivi regionali.

Attualmente il principale uso della geotermia in Toscana è concentrato sul settore della produzione di energia elettrica: con 5.520 Gwh/anno che corrispondono all’86% della produzione di questa energia da rinnovabili in Toscana e che coprono il 25% dei consumi elettrici della popolazione regionale.

Ciò permette di risparmiare in un anno una quantità pari a 1.125.000 Tep (tonnellate equivalenti di petrolio) e di evitare l’immissione in atmosfera di una quantità pari a 3.475.000 tonnellate/anno di CO2.

 

L’uso diretto come teleriscaldamento del calore geotermico permette attualmente il riscaldamento di edifici per 1.422.000 metri cubi grazie alle 4474 utenze allacciate, di cui però solo una parte (460 a Monterotondo marittimo e 780 a Santa Fiora) si trovano nel territorio della provincia di Grosseto.